Ernia presenta "68": "È un album di rottura, ma se va male me ne torno in periferia"
pubblicato il 10 settembre 2018 alle ore 12:44
È uscito il 7 settembre il nuovo disco di Ernia, “68”, album contenente 12 brani inediti su etichetta Thaurus/Island Records. Mattero Professione, vero nome del rapper, è tornato a un anno di distanza dal progetto precedente "Cuuu/67”, che segnò il ritorno del cantante, con questo nuovo album Ernia cerca di prendersi un altro pezzo di pubblico, con un album che, spiega, anche se non era esattamente quello che aveva in mente, rispecchia la sua idea: "Quando ho iniziato non era questo il disco, però ci siamo andati vicino, non era questo quello che avevo in testa, ma durante un lavoro capita sempre che ci siano mille stravolgimenti, imprevisti, cambi di programma. Tuttavia abbiamo portato avanti un discorso che mi premeva, mettere in tutte le tracce delle citazioni all'hip hop old school, un po' più datato, per esempio in "King QT" ci sono questi synth che sembrano un po' di Dr Dre dei primi 2000, mentre la seconda traccia "68" è palesemente funky, in "Simba", pur essendo una traccia da club abbiamo questi woop woop presi, campionati da Sound of da Police di KRS One".
A proposito del successo, il rapper scherza, ma non troppo sul suo futuro, riponendo molte speranze in quest'album: "Questo disco, per me, nel bene e nel male, sarà di rottura, se andrà male si torna a casa con le pive nel sacco, orecchie basse e coda tra le gambe e si ritorna in periferia. Se va bene si va in via Tortona".
Intanto non se ne frega moto di quello che "bisogna" dire e non risparmia frasi al vetriolo alla Lega ("Me l'ero già presa con quel lato. Tutti pensano che se te la prendi con qualcuno corri il rischio che una parte del pubblico non capisca, anche perché in questo momento la Lega è super appoggiata, te la stai prendendo con chi appoggia il primo partito") mentre della trap dice che "è la musica del divertimento, l'industria del divertimento, prima gli italiani ascoltavano Gig D'Agostino, adesso la gente vuole la musica con i contenuti, però adesso vi sorprendete se la gente ascolta Sfera. Sfera non dice niente, ma lo ammette stesso lui, non ha quel bisogno, ma neanche i ragazzini a quanto pare: non ce l'avevano i ragazzini alla mia età e non ce l'hanno adesso"
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