Digital Music Forum 2015: "Lo streaming è il futuro, ma non può essere gratuito"
pubblicato il 11 maggio 2015 alle ore 10:43
Si è svolto a Napoli la seconda edizione del Digital Music Forum, l'appuntamento che riunisce alcuni esperti dell'industria musicale per fare il punto della suituazione sul mercato. Anche quest'anno protagonista è stato lo streaming, che prende sempre più piede, permettendo al settore digitale di pareggiare per la prima volta quello fisico. Ed è proprio lo streaming il modello di business che meglio si presta ai cambiamenti di questi ultimi anni. Nella splendida cornice di San Marcellino abbiamo incontrato alcuni esperti del settore e abbiamo parlato di evoluzione digitale, streaming e nuove frontiere dell'industria discografica. "La crescita di questo segmento di mercato sta trasformando radicalmente l'accesso alla musica. Anche le classifiche dei singoli hanno introdotto lo streaming e questo sta movimentando il mercato" ha detto ai nostri microfoni il Presidente della FIMI Enzo Mazza, seguito a ruota dal Managing Director della Universal Music Italia Alessandro Massara che ha spiegato come"basteranno un paio d'anni per far sì che lo streaming diventi la parte centrale del consumo della musica in Italia" prima di ribadire, però, che questo servizio non potrà reggere la gratuità ancora a lungo: "Riteniamo che un modello di streaming free, sia un modello di business non sopportabile e spingiamo per lo streaming premium". Un pensiero che trova concorde lo stesso Mazza. Massara, poi, ha spiegato anche la scommessa che l'etichetta ha fatto con Fabri Fibra, il quale è uscito prima su iTunes e poi nel mercato fisico: "Sono soddisfatto del lancio, perché siamo riusciti a tenere secretato fino all'ultimo secondo l'uscita e sono contento".
Ottimista è anche l'avvocato Ferdinando Tozzi, per cui "Chi vuole lavorare nel mondo della musica, grazie alle nuove tecnologie, oggi, ci sono molte più possibilità" aggiungendo come il passaggio dalla proprietà alla disponibilità della musica sia solo un vantaggio per tutti.
Infine è il professore Lello Savonardo, autore di "Bit Generation" a spiegarci come siano i giovani coloro che meglio possono interpretare e utilizzare i cambiamenti: "La novità è nel mutare, nei cambiamenti, nell'innovazione costante. I giovani sono capaci di leggere questi mutamenti e usarli per navigare nel mondo".
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