Recensione nVidia Shield TV 2017: i pro (e i contro) del cloud gaming nel più potente box Android TV
pubblicato il 20 febbraio 2017 alle ore 16:30
Nonostante rispetto alla versione precedente non ci siano state modifiche hardware di rilievo, la nuova Shield TV di nVidia continua ad essere il box Anrdoid TV più potente disponibile nel mercato.Il nuovo modello è sensibilmente più piccolo del precedente e include un nuovo controller e un nuovo telecomando, ridisegnati e molto più piacevoli nell’utilizzo.
Nella parte posteriore del box Android di nVidia sono presenti 3 porte USB 3.0, una porta ethernet e una porta HDMI oltre che all’ingresso per l’alimentatore. E’ stata eliminata la porta per le schede SD, ma è possibile comunque aumentare lo spazio disponibile della Shield utilizzando una penna USB o un Hard Disk esterno che, preferibilmente, dovrebbero essere USB 3.0.
Il processore è il solito (e potentissimo) Tegra X1 e la ram è di 3GB. Insomma, nonostante si tratti di un modello novo di un anno, l’hardware non è cambiato rispetto al modello precedente, ma rimane un box estremamente potente e versatile.
La novità più importante (e piacevole) della nuova Shield TV è sicuramente il nuovo controller, che è delle dimensioni giuste, costruito con materiali di qualità e caratterizzato da un peso che per alcuni potrebbe essere eccessivo, ma personalmente mi ha dato un ottimo feeling, soprattutto nei giochi più impegnativi disponibili su GeForce Now, una piattaforma di streaming con la quale è possibile giocare a tantissimi titoli senza doverli scaricare fisicamente nel dispositivo. Ma di questo ne parleremo a breve.
Molto interessante anche il telecomando, incluso nella confezione, che ai più potrebbe sembrare molto simile al remote della Apple TV, ma che oltre che a un pad direzionale e a due tasti di comando, integra un terzo tasto piuttosto grande con il quale è possibile attivare il controllo vocale di Google Now, gestibile direttamente dal microfono integrato nel telecomando: un’idea geniale che ottimizza il riconoscimento vocale anche in ambienti piuttosto rumorosi.
Anche se la nuova Shield TV è animata da Android Nougat, l’interfaccia grafica di Android TV non è cambiata per niente. Il che tutto sommato non è male, considerando che si tratta di una user interface molto piacevole e semplice da utilizzare, con la quale anche i meno esperti avranno la possibilità di gestire servizi e applicazioni, sul cloud o in locale, senza dover impazzire.
Insomma, se fino ad ora la Shield TV vi sarà sembrato un semplice (ma potentissimo) box Android TV, ora è arrivato il momento di cambiare idea. Perché se c’è una cosa in cui il sistema Android TV di nVidia è superiore a qualsiasi altro box nel mercato è nei giochi. E non solo nei giochi Android, con cui è possibile giocare con prestazioni massime e senza alcun calo di franerete, ma anche nei titoli da PC o Console più complessi, come Tomb Raider, Batman e tantissimi altri.
E tutto grazie al Gamestream e alla piattaforma GeForce Now. Due sistemi che personalmente trovo fantastici, basati su un concetto ormai entrato nella vita di tutti i giorni per molte persone: il cloud computing.
E già, perché tutti i giochi che vengono avviati sulla Shield TV (eccetto quelli Android) vengono elaborati in remoto dai potentissimi server di nVidia e poi inviati al box connesso alla tv. Che si stia utilizzando tramite Game Stream un gioco che si ha installato sul proprio computer, o che si stia utilizzando un gioco presente nel catalogo GeForce Now, il risultato è sensazionale: tutti i dettagli grafici saranno al massimo e il framerate del gioco sarà prossimo ai 60 fps, proprio come se si stesse utilizzando uno dei più potenti PG per il gaming.
Nella mia esperienza ho avuto veramente molte difficoltà a trovare qualche imperfezione grafica dovuta alla compressione dello streaming, eccetto per alcuni brevi tratti nei quali si perdeva il sync con l’audio: insomma, soprattutto se si ha a disposizione una connessione a banda larga che varia tra i 20 e i 50 mbit, nessuno sarà in grado di capire che in realtà si sta giocando a un gioco trasmesso in streaming via internet.
Tutto molto bello, è vero. Ma solo se si utilizza la Shield TV tramite Ethernet: connesso alla stessa rete, ma tramite WiFi, giocare a un qualsiasi titolo in streaming è stato assolutamente impossibile, sia per quanto riguarda cali di qualità grafica che per quanto riguarda la presenza costante di lag e rallentamenti. Se utilizzate la Shield TV come un “tradizionale” box Android TV, la connessione senza fili può essere più che sufficiente, ma se volete giocare con la Shield TV dovete assolutamente utilizzarla via ethernet.
Ma cos’è GeForce Now? E’ proprio come Spotify o Netflix, ma per i giochi. Si tratta di un vero e proprio servizio di streaming a pagamento (che costa 9,99 euro al mese) con il quale potrete giocare a numerosi titoli disponibili nel catalogo dell’azienda. Ma non a tutti. Per i titoli più importanti o più nuovi sarà comunque necessario pagare a parte il prezzo del gioco, che potrebbe essere leggermente scontato, ma che non sarà necessario scaricare.
I tempi di attesa si azzereranno, non sarà necessario effettuare il download di decine di giga di dati, e si potrà giocare immediatamente al titolo scelto con le impostazioni grafiche al massimo e sfruttando l’elaborazione delle potenti GPU di nVidia in remoto.
Se invece volete utilizzare i giochi che avete sul PC, è disponibile la funzione nVidia Game Streaming. Una funzione utilizzabile solo se si ha una scheda grafica prodotta dall’azienda e con la quale sarà possibile giocare anche in 4K ai propri titoli preferiti con la massima qualità grafica.
Tirando le somme, la Shield TV è un dispositivo per i gamer. Acquistarla e utilizzarla come un semplice box Android TV sarebbe uno spreco enorme, soprattutto considerando il prezzo piuttosto elevato per il mercato in cui si inserisce. Ma la possibilità di poter portare i giochi PC in qualsiasi TV nella vostra casa tramite Gamestream e poter accedere al catalogo di GeForce Now è una marcia in più che nessun dispositivo del genere può offrire.
Si tratta comunque di un dispositivo “da capire”. Perché la maggior parte delle persone utilizza una console per giocare con la TV, e perché per sfruttare al massimo le potenzialità del sistema è necessario avere a disposizione una connessione a banda larga tra i 20 e i 50 mbit e nonostante tutto questo sarà comunque necessario acquistare i titoli più recenti, nonostante si decida di abbonarsi a GeForce Now.
Insomma, nonostante io sia innamorato di questo dispositivo, e nonostante sono sempre più dell’idea che il futuro dei videogiochi sarà proprio questo, cioè l’elaborazione grafica fatta da potentissimi computer in remoto, rimango dubbioso sulla risposta del pubblico italiano all’idea proposta da nVidia, nonostante si tratti probabilmente dell’unica innovazione - dopo anni e anni di puro niente - nel mondo dei videogiochi.
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