Turchia, approvato emendamento che rafforza il controllo dello Stato sul web
pubblicato il 6 febbraio 2014 alle ore 22:44
Giro di vite su internet in Turchia. Il parlamento di Ankara ha adottato una serie di emendamenti che rafforza il controllo dello Stato sul web, permettendo alle autorità di bloccare l'accesso ai siti e, sostanzialmente, di monitorare l'attività dei 34 milioni di cittadini turchi che fanno uso della rete. Inutili le proteste dell'opposizione, che assieme a numerose Ong ha puntato il dito contro una legge "liberticida".Nello specifico, un'autority governativa potrà ordinare al provider l'oscuramento immediato di una pagina web senza il nulla osta della magistratura. La nuova "Unione dei provider", controllata dal ministero delle Telecomunicazioni, terrà poi una banca dati delle pagine visitate da tutti gli utenti turchi negli ultimi due anni.Per il Partito Akp del premier Erdogan, la legge serve a tutelare i minori, a bloccare pagine che incitano all'odio razziale, religioso, etnico o che "violano la privacy dei cittadini". Ma i critici - dal popolo del web fino alla Tusiad, la Confindustria turca - accusano il governo di voler semplicemente limitare la libertà d'espressione.
mostra altro
altro di Cronaca
-
2952 VISUALIZZAZIONICronaca
-
8208 VISUALIZZAZIONICronaca
-
578 VISUALIZZAZIONICronaca
-
12539 VISUALIZZAZIONICronaca
-
54937 VISUALIZZAZIONICronaca
-
5403 VISUALIZZAZIONICronaca
-
11515 VISUALIZZAZIONICronaca
-
132 VISUALIZZAZIONICronaca
-
2214 VISUALIZZAZIONICronaca
-
15045 VISUALIZZAZIONICronaca
-
8921 VISUALIZZAZIONICronaca
-
8001 VISUALIZZAZIONICronaca
-
10470 VISUALIZZAZIONICronaca
-
37171 VISUALIZZAZIONICronaca
-
2364 VISUALIZZAZIONICronaca
-
2703 VISUALIZZAZIONICronaca