Doc - Nelle tue mani, Luca Argentero: "Andrea Fanti mi sta simpatico perché diretto e senza filtri"
pubblicato il 9 ottobre 2020 alle ore 16:20
I nuovi episodi in onda dal 15 ottobre su Rai 1 Roma (askanews) - La prima stagione di "Doc - Nelle tue mani" era andata in onda in pieno lockdown e aveva conquistato ben 8 milioni di spettatori, ora dal 15 ottobre Luca Argentero torna su Rai1 nel ruolo del Andrea Fanti, che dopo aver perso la memoria per 12 anni deve ricostruirsi un'identità nuova, come uomo e come medico. "La misura del successo è stata inaspettata, speravamo che andasse bene, che incontrasse il favore delle persone, non pensavamo che il successo fosse così largo. Mi hanno fermato papà, mamme, figli, e ho avuto la sensazione che per una volta tutta la famiglia, senza litigarsi il telecomando, avesse voglia di guardare la stessa cosa, che è una cosa che non succede sempre, e per chi fa il mio lavoro è una cosa molto piacevole". Negli 8 nuovi episodi il dottor Fanti sembra sempre spaesato ma ha delle intuizioni geniali di fronte ai casi che bisogna continuamente affrontare in ospedale. E mentre lui cerca di rimettere a posto i tasselli della propria vita, prendono corpo le storie private e professionali dei medici che lavorano con lui, compresa quella di Giulia, interpretata da Matilde Gioli. "A me piace quando è prefrontale, cioè questa mancanza totale di filtri, che gli permette di essere completamente diretto, molto poco diplomatico, sia con le persone a cui vuole bene, sia con i pazienti. Me lo rende particolarmente simpatico". La storia di Fanti è ispirata alla vera storia del dottor Pierdante Piccioni. E alla domanda che cosa abbia imparato da questa esperienza Argentero risponde: "Che non potrei mai essere un medico. Ho confermato la stima che avevo nei confronti di persone che scelgono di dedicare la propria vita agli altri, che spesso ci dimentichiamo, e forse in questo periodo storico ce lo siamo ricordato, che viviamo in un Paese, vedendo anche quello che succede in giro per il mondo, viviamo in un Paese dove i medici sono una vera eccellenza. E quindi ho un sentimento molto positivo".
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