Chiude il Salone del libro a Torino tra calo dei lettori e speranze
pubblicato il 12 maggio 2014 alle ore 17:52
La folla di visitatori e i volti noti non sono mancati neppure in questa edizione 2014 del Salone del libro di Torino, una kermesse che ogni anno serve, quantomeno, a tastare il polso del rapporto tra gli italiani e la lettura. Rapporto che, nonostante l'entusiasmo del pubblico del Lingotto, resta difficile, come hanno testimoniato i numeri diffusi dall'Aie che parlano di un mercato che anche nei primi mesi del 2014, continua a calare, nella fattispecie del 5,3%. A crescere è solo il comparto dei libri per bambini e ragazzi, dato che si poteva percepire anche in modo empirico, tra i padiglioni, notando la grande presenza di pubblico giovane. Piccoli segnali positivi, cui si associano i ragionamenti, spesso brillanti, sul futuro della letteratura. Come quello, non privo di critica, di un intellettuale dinamico come Gianluigi Ricuperati. "Penso - ci ha spiegato - che siamo da un certo punto di vista anche in un Rinascimento delle forme di sperimentazione, eccetera. Però quell'importanza emotiva e sociale della letteratura per così tanta gente è una storia del passato".Forse proprio da qui, dal prendere atto di una situazione che è complessa, ma presenta anche prospettive intriganti, si può cominciare a lavorare, perché il mondo della cultura sappia dialogare in modo efficace con il presente e la società che cambia.
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