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Barbara Guerra a Fanpage.it: “Ho l’audio di Berlusconi che mi regala la casa”

Barbara Guerra non potrà più contare sull’assegno mensile di 2.500 euro e sulla villa a Bernareggio regalata da Silvio Berlusconi: le nuove disposizioni sono arrivate tramite raccomandata. La ragazza però ha ribadito a Fanpage.it: “Gli accordi non erano questi”.
A cura di Giorgia Venturini
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Barbara Guerra
Barbara Guerra

Dopo che è stata diffusa la notizia che Barbara Guerra, una delle "olgettine", dovrà lasciare la villa di Bernareggio, in provincia di Monza e Brianza, di proprietà di Silvio Berlusconi, e non potranno più contare sull'assegno mensile di 2.500 euro, la redazione di Fanpage.it ha contatto la donna che ha riferito di essere in possesso di un audio in cui il leader di Forza Italia le prometteva la casa a vita. Secondo quanto si sente nell'audio Berlusconi non ha potuto intestargliela per evitare che si configurasse il reato di corruzione dal momento che era ancora in corso il processo Ruby.

Le parole di Barbara Guerra a Fanpage.it

Dopo la sua morte dello scorso 12 giugno, arriva la notizia che il contratto di comodato "si è estinto" con "la morte dello stesso dott. Berlusconi". E in conseguenza di questo è stato chiesto la restituzione dell'immobile. Così cita la raccomandata dello scorso 3 ottobre che si è vista recapitare la ragazza chiamata così a lasciare – stando al documento – la casa entro la fine dell'anno. Ma per Barbara Guerra, sentita da Fanpage.it, gli accordi non erano questi: "Assurdo. Sono quindici anni di amicizia. C'è ben altro dietro a questa scelta. Non so chi abbia deciso, lui sicuramente no: tanto c'è un audio in mano ai nostri legali".

Poi Guerra aggiunge: "Avevo le chiavi della casa di Bernareggio dal 2011. Sono entrata nel 2012. E ancora oggi ho le chiavi. Silvio me l'aveva donata. Nessuno mi ha detto che un giorno me ne sarei dovuta andar via, anzi lui era una cosa che faceva con il cuore. Perché mi voleva bene. Negli audio si sente proprio dalla sua voce questo".

L'audio di Silvio Berlusconi

In un audio del 2015, diffuso dall'avvocato di Barbara Guerra, in effetti si sente la seguente conversazione con Silvio Berlusconi:

Berlusconi: Domani mi informo con il proprietario della casa e ti faccio avere subito il contratto per comodato. Adesso non si può l'intestazione perché se no è corruzione: non è possibile quindi. Da fine mese è vietato spendere e pagare in contatti più di mille euro. Voglio fare il presidente perché voglio cambiare lo stato di cose in cui stiamo entrando. Non posso spendere più di mille euro in contanti. Per la casa siamo d'accordo.

Guerra: Di quanto tempo il comodato?

Berlusconi: Dopo il processo subito, il comodato della durata degli anni che vuoi

Guerra: Silvio ho paura che mi prendi ancora in giro?

Berlusconi: Guardami in faccia, un uomo che ha fatto tutto quello che ho fatto io. Che sta per diventare Presidente della Repubblica.

Guerra: Mi fai il comodato e mi prometti che la casa è mia?

Berlusconi: Sì, lo giuro sui miei cinque figli. E mi fa piacere di dartela.

I risarcimenti alle olgettine

Barbare Guerra e altre ragazze erano coinvolte a vario titolo nel processo Ruby: da allora ricevevano il mensile accordato con Berlusconi come "risarcimento per danno d'immagine". A tutte le ragazze, secondo il pm Luca Gaglio, sarebbe stato "assicurato un reddito e un tetto, che per alcune è diventato un alloggio di proprietà, affinché mentissero" su ciò che era accaduto durante le "cene eleganti" di Arcore.

Secondo quanto calcolato dalla Procura, il leader di Forza Italia aveva versato nel tempo alle ex ospiti di Villa San Martino ad Arcore in occasione delle serate del "bunga bunga" più di 11 milioni di euro in tutto. La sentenza di primo grado del processo Ruby aveva assolto tutti i 28 imputati, tra cui Silvio Berlusconi. Ora la Procura ha deciso di ricorrere in Cassazione.

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