Meno clienti, ma alto rischio di contagio: "Il vaccino anti Covid anche per le prostitute"
pubblicato il 1 febbraio 2021 alle ore 14:13
Per la prima volta, anche il mestiere più antico del mondo accusa la crisi. Le sex worker, soprattutto quelle che operano su strada, hanno dovuto superare il timore del contagio e continuare a lavorare per potersi permettere vitto e alloggio. Nessuna possibilità di accesso a bonus o ammortizzatori sociali: chi si prostituisce è un finto invisibile sul nostro territorio. Per sopravvivere, molte operatrici del sesso hanno continuato a lavorare anche in piena pandemia. Infatti, anche se la clientela si è notevolmente ridotta, la domanda di prestazioni sessuali a pagamento non si è mai azzerata. Queste persone spinte da una forte necessità economica accettano il rischio di ammalarsi e anche i loro clienti paiono indifferenti al pericolo di esporre loro stessi e le loro famiglie al virus. “Superfluo sottolineare che questa attività preclude un contatto fisico molto diretto e quindi con altissimo rischio di contagio", ricorda il presidente dell'associazione milanese Ala Onlus a Fanpage.it.
mostra altro
altro di Valeria Deste
-
226270 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
277987 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
150502 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
898858 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
26668 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
374505 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
503288 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
149730 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
436880 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
103149 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
22836 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
936442 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
1326454 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
978 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
888495 VISUALIZZAZIONIValeria Deste
-
1323874 VISUALIZZAZIONIValeria Deste