Esplosione Beirut, gli italiani: "Raccogliamo fondi per ridare una casa a chi ha perso tutto"
pubblicato il 6 agosto 2020 alle ore 08:39
"Un'apocalisse, non so definirla in altra maniera". Sono le parole di Marco Perini, Mena Regional Manager dell'ong italiana Avsi, residente a Beirut. Marco ci racconta i tragici momenti dell'esplosione, dal boato al fumo che sale sopra tutta la città. Almeno 100 morti e migliaia di feriti, mentre i soccorsi sono ancora impegnati ad estrarre le persone dalle macerie. Perini ci racconta del Libano, un paese che negli ultimi 10 anni ha accolto i profughi della guerra in Siria e che ad oggi rappresentano il 30/40% della popolazione totale. Un Paese dove il 50% degli abitanti vive sotto la soglia di povertà. Questa tragedia non potrà che aggravare la situazione socio-economica del Libano. Per questo motivo Avsi ha deciso in queste ore di attivare la raccolta fondi "Love Beirut" per permettere alle persone più svantaggiate di avere di nuovo un posto in cui vivere.
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