La fame dei riders nella Fase 2: tanti vogliono cibo a domicilio ma loro guadagnano sempre meno
pubblicato il 17 maggio 2020 alle ore 15:13
In Campania, durante la Fase 2 del Coronavirus, tantissime persone rimaste senza lavoro nel settore ristorazione hanno deciso di consegnare cibo a domicilio per le app di delivery food. Il boom iniziale nei giorni di lockdown ha permesso a tutti di poter lavorare e guadagnare dignitosamente. Ora, passata la smania di voler riassaporare panini e pizze e avviata la riapertura delle attività d'asporto, tutto si è normalizzato e i volumi d'affari, seppur ancora rilevanti, sono calati. E guadagni dei fattorini sono crollati. Fanpage.it è stata per giorni con i ragazzi di alcuni dei maggiori delivery per documentare le loro condizioni di lavoro. Tutti hanno un'età compresa tra i 20 e i 30 anni, ci mostrano lo schermo delle consegne fatte e nessuno di loro, dopo più 7 ore di lavoro è riuscito a guadagnare più di 15 euro.
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