Coronavirus, nella fabbrica di mascherine Ffp3 più grande in Italia: "Le facciamo riutilizzabili"
pubblicato il 31 marzo 2020 alle ore 14:37
Investimento da 1,2 milioni di euro, quattro nuove linee produttive e oltre 120 nuove assunzioni nei due stabilimenti italiani, a Bologna e Avellino: è la sfida del gruppo Gvs di Zola Predosa, in Emilia-Romagna. Un'azienda specializzata dal 1979 in soluzioni avanzate di filtrazione, con 13 stabilimenti e circa 2.500 lavoratori in tutto il mondo. “Non ci ha contingentato nessuno, ma per scelta abbiamo deciso di dedicare tutte le nostre produzioni alla Protezione Civile, avvisando i clienti che dal 20 febbraio non avremmo più effettuato consegne” spiega l'amministratore delegato Massimo Scagliarini. Le mascherine FFP3, finora prodotte in quantità ben diverse dalla Gvs, hanno certificazione Biohazard: l'obiettivo è arrivare a 650mila pezzi al mese.
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