Coronavirus, infermiere picchiato al pronto soccorso: "Volevano che curassi chi dicevano loro"
pubblicato il 14 marzo 2020 alle ore 15:27
Massimo Calì è infermiere professionale e referente del pronto soccorso dell'ospedale di Caltagirone, in provincia di Catania. È stato aggredito, poi picchiato solo perché ha rispettato la normativa del decreto ministeriale che prevede la non presenza di nessuna persona
autorizzata all'interno del pronto soccorso se non in casi di emergenza Coronavirus:"Mi hanno detto Bastardo, pezzo di merda e poi mi hanno riempito di sberle - dice Massimo Calì - solo perchè ho fatto il mio dovere". Per me - conclude - 20 giorni di prognosi con verticalizzazione della cervicale"
autorizzata all'interno del pronto soccorso se non in casi di emergenza Coronavirus:"Mi hanno detto Bastardo, pezzo di merda e poi mi hanno riempito di sberle - dice Massimo Calì - solo perchè ho fatto il mio dovere". Per me - conclude - 20 giorni di prognosi con verticalizzazione della cervicale"
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