Terra dei fuochi, gli attivisti contro Vincenzo De Luca: “Non osi più chiamarci camorristi”
pubblicato il 13 dicembre 2019 alle ore 15:43
Il governatore della Campania
Vincenzo De Luca da diversi mesi viene contestato dagli attivisti dei comitati della terra dei fuochi, che gli lanciano simbolicamente dei sacchetti della spazzatura pieni di carte. Protestano perché chiedono lo stop ai roghi di rifiuti tossici e agli sversamenti abusivi di rifiuti nella terra dei fuochi, fenomeno drammatico che attanaglia la Campania da anni. De Luca ha dichiarato che si tratta di "camorristi, squadristi, mandati e pagati" e si è recato alla Questura di Napoli dove ha detto di aver consegnato un dossier contro i suoi contestatori.
Abbiamo incontrato i contestatori di De Luca per sapere da loro perché contestano il governatore. Miriam fa la contadina, Marzia è una tecnica della moda ed ha perso nella terra dei fuochi suoi figlio di 10 anni con una rara forma di tumore, Emanuela ha 18 anni e studia biotecnologie ambientali, Ilenia lavora all'Università Autonoma di Barcellona, Enzo invece è uno degli attivisti storici, anche lui ammalatosi nella terra dei fuochi. Queste sono le loro storie e la risposta che mandano a Vincenzo De Luca.
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