La vita spezzata di due giovani poliziotti: tutta l’Italia piange gli agenti uccisi a Trieste
pubblicato il 5 ottobre 2019 alle ore 13:12
Avevano poco più di 30 anni e sono stati uccisi facendo il loro lavoro, freddati per il "comune" furto di uno scooter. Davanti alla tragedia che li ha travolti, così giovani, le parole perdono valore, le emozioni chiudono lo stomaco e un solo pensiero sovrasta tutti gli altri: come si può morire così? Spesso li chiamiamo angeli, ma sotto quella divisa ci sono quelli che potrebbero essere i nostri figli, fratelli, amici, compagni; semplicemente uomini ma con un coraggio fuori dall'ordinario, sempre pronti a dare la vita per proteggere gli altri. Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, da Pozzuoli e Velletri; due destini che si sono incrociati davanti alla questura di Trieste. Aveva 34 anni Pierluigi, il cuore gentile e pieno di orgoglio per aver scelto di diventare agente seguendo le orme del suo papà. Matteo invece solo pochi giorni fa era circondato dall'affetto dei suoi cari e spegneva le candeline del suo 31esimo compleanno, magari esprimendo un desiderio. Stavano svolgendo il loro turno di servizio insieme, come accadeva da diversi anni, in quel pomeriggio come tanti che si è tinto di sangue. Nel bel mezzo di un fermo di routine un uomo affetto da disturbi psichici, sospettato di aver commesso una rapina, un loro coetaneo senza precedenti, per qualche ragione ha sottratto una pistola d’ordinanza e ha iniziato a colpirli; tutto in pochi secondi, necessari per sparare, sufficienti per uccidere. Nonostante la corsa per salvarli, non ce l'hanno fatta ed oggi tutta l'Italia ha lo stesso dolore nel cuore e la volontà di non dimenticarli: “Più volte si erano distinti ed erano stati premiati per l’abnegazione, lo spirito di sacrificio e la disponibilità verso i più bisognosi e verso i loro colleghi d’ufficio", si legge in una nota della Polizia di Stato, "La loro scomparsa lascia un profondo senso di vuoto tra i colleghi della Questura di Trieste, all’interno della grande famiglia della Polizia di Stato e tra i cittadini tutti”. Mentre li abbracciamo un'ultima volta, salutiamo due ragazzi diversi tra loro ma fratelli nell’animo, con la stessa volontà di combattere, fino alla fine, per far vincere il bene; semplicemente veri eroi dei nostri giorni.
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