Arresti per tangenti in Lombardia, il capo della procura: "Sinergia tra 'ndrangheta e imprenditori"
pubblicato il 7 maggio 2019 alle ore 17:00
Terremoto politico-giudiziario in Lombardia poco prima delle elezioni Comunali ed Europee del prossimo 26 maggio. Un'inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Milano ha portato all'arresto di 43 persone (12 delle quali in carcere) accusate a vario titolo di associazione per delinquere aggravata (per uno degli indagati) dall’aver favorito un’associazione di tipo mafioso, e finalizzata al compimento di plurimi delitti di corruzione, finanziamento illecito ai partiti politici, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente, false fatturazione per operazioni inesistenti, auto riciclaggio e abusi d’ufficio. In totale sono 95 le persone indagate: tra quelle destinatarie di misure cautelari figurano molti politici, come i due esponenti di Forza Italia Pietro Tatarella (consigliere comunale di Milano e candidato alle prossime Europee) e il consigliere regionale lombardo nonché Sottosegretario all'Expo Fabio Altitonante.
Nella conferenza stampa in procura sugli arresti il procuratore capo di Milano Francesco Greco ha spiegato: "Abbiamo questa sinergia tra alcune cosche della 'ndrangheta e alcuni imprenditori. Come purtroppo spesso avviene qui in Lombardia politici locali, imprenditoria locale si appoggiano e sono collusi a volte con cosche soprattutto della 'ndragheta sul territorio". Al centro di uno dei filoni dell'inchiesta la figura dell'imprenditore Daniele D'Alfonso: "Allargando l'ambito investigativo anche alla figura di questo imprenditore sono emersi sin da subito i rapporti con la famiglia Molluso - ha detto il procuratore aggiunto della Dda Alessandra Dolci - Dalla figura di D'Alfonso Daniele siamo risaliti al suo legame con i politici, in particolare con Tatarella (accusato di associazione a delinquere e in carcere, ndr)".
Il pubblico ministero della Dda Silvia Bonardi ha spiegato come uno dei filoni dell'indagine abbia preso una notevole accelerazione con la campagna elettorale delle scorse elezioni del marzo 2018 (quando si votò per le Politiche e le Regionali in Lombardia): "Proprio durante questa campagna elettorale vengono monitorati una serie di finanziamenti a vari partiti politici o meglio soggetti politici, a Fabio Altitonante e ad altri soggetti che si erano candidati per la lista Forza Italia e Fontana Presidente e viene anche ricostruito un finanziamento illecito a Fratelli d'Italia. Il soggetto protagonista di questi finanziamenti è D'Alfonso Daniele", che però si sarebbe servita di una persona: Pietro Tatarella.
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