Don Cesare Boschin, ucciso dalla camorra perché denunciò i rifiuti tossici: "Chi sa parli"
pubblicato il 17 aprile 2019 alle ore 18:50
Legato, imbavagliato e ucciso perché aveva denunciato l'interramento di rifiuti tossici da parte del clan di Camorra dei Casalesi nelle campagne di Borgo Montello, nel Lazio. Potrebbe essere stata questa al fine di don Cesare Boschin, parroco del piccolo comune in provincia di Latina, trovato ammazzato nella sua canonica il 30 marzo del 1995. A 25 anni di distanza il nipote Luciano chiede verità sul caso, anche alla luce delle rivelazioni del pentito Carmine Schiavone fatte prima di morire, dichiarazioni in cui l'ex boss dei Casalesi sosteneva la pista dell'omicidio di Camorra proprio a causa dell'interessamento (anche coinvolgimento alte conoscenze politiche) da parte di don Cesare sulla questione dei rifiuti tossici.
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