Torino, confessa il killer di Stefano Leo: "Non lo conoscevo, volevo soffrisse come me"
pubblicato il 1 aprile 2019 alle ore 13:22
"Ho ucciso io Stefano, ma non lo conoscevo. Mi ha guardato e ho pensato dovesse soffrire come me" sono queste le parole con cui un il 27 marocchino Said Machaouat ha confessato l'omicidio del 33enne piemontese. I carabinieri scioccati dal racconto erano convinti di ritrovarsi davanti ad un mitomane, anche perchè la confessione è arrivata nel giorno in cui si svolgeva la manifestazione per ricordare e chiedere giustizia per Stefano Leo. Durante la confessione però arriva la svolta. Il giovane indica il posto in cui ha nascosto l'arma del delitto, ritrovato poi dagli inquirenti, una lama affilata con cui ha colpito ed uccido il 33enne. Alle domande dei carabinieri, sul perchè avesse scelto proprio quel giorno per parlare, il reo confesso ha dichiarato di sentirsi ormai in trappola. Dopo aver appreso del fermo ha parlato anche il padre di Stefano, Maurizio Leo, che ha dichiarato: “Siamo ancora increduli. Se è lui l'assassino adesso voglio sapere perché lo ha fatto. Non capire mi uccide. Ciò che ci logora è non avere ancora risposte chiare su Stefano".
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