Addio a Stefano D'Orazio, ricoverato per Covid: “Con i Pooh l'avventura che ha colorato la mia vita”
pubblicato il 7 novembre 2020 alle ore 12:39
“Il Covid ha colpito ancora”; la notizia della sua improvvisa scomparsa è stata data così in televisione. Lui che con Roby, Red, Dodi e Riccardo ha scritto un capitolo indelebile della musica italiana e ha conquistato l'affetto di migliaia di persone. Stefano D'Orazio, lo storico batterista dei Pooh, è morto a 72 anni. Era risultato positivo al Covid e nel riserbo più assoluto stava affrontando la lotta più difficile, quella col male invisibile che ha messo in ginocchio il mondo intero. Era malato da tempo e quella diagnosi purtroppo ha aggravato la sua condizione: “Si era infettato con questo virus, ma come tante altre persone... Fino a tre ore fa aspettavo un messaggio di aggiornamento e invece mi è arrivata questa mazzata che mi ha spezzato le gambe. È devastante immaginarlo morire in solitudine” ha commentato Dodi Battaglia. Stefano col ritmo nel sangue ci era nato; la prima batteria giocattolo gliela regalarono quando aveva solo 6 anni, ma il punto di svolta arrivò al liceo, ascoltando un LP dei Beatles che gli fece capire che la musica non la voleva solo ascoltare, la voleva fare. Così entrò in una band e con i soldi guadagnati lavorando come “portapacchi” in uno stabilimento balneare, riuscì a comprare una batteria e a lanciarsi con tutto il cuore in quella carriera. Fu una gavetta lunga che lo portò anche a recitare come figurante in un film di Totò per continuare a inseguire la sua passione, finché nel settembre del '71 diventò ufficialmente un membro dei Pooh: “Avevano appena inciso "Tanta voglia di lei" e subito si erano affacciati nelle classifiche. Venni tosato, abbagliato ed accolto dal più bel gruppo di lavoro con cui avessi mai avuto a che fare e con loro iniziato la straordinaria avventura che ha colorato tutta la mia vita”. Vi rimase fino al 2009, scrivendo anche una parte delle canzoni che tutti noi conosciamo. Dopo un tour di 38 date conclusosi a Milano e un'ultima canzone a quattro voci, “Ancora una notte insieme”, Stefano lasciò il gruppo con una lettera commovente: “Sono al capolinea. Sto per scendere dalla grande astronave luminescente e fortunata che per tanti anni mi ha trasportato oltre le mie aspettative in una lunga avventura indimenticabile, spesso faticosa, quasi sempre straordinaria”. Ma nel 2015, per i 50 anni dei Pooh, il suo cuore lo riportò dagli amici di sempre. Fu proprio una canzone sul Covid l'ultimo suo grande successo; “Rinascerò, Rinascerai”, un grido di speranza e di forza dedicato all'Italia; per questo oggi dirgli addio fa ancora più male.
mostra altro
altro di Cose Vere
-
14 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
388330 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
51 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
25 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
3857 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
40 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
810509 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
31015 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
2967 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
148620 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
3106054 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
222 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
435 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
47 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
187 VISUALIZZAZIONICose Vere
-
151 VISUALIZZAZIONICose Vere