Piana Gioia Tauro, dove rinascono le terre confiscate alla mafia
pubblicato il 8 gennaio 2018 alle ore 16:31
Ci sono gli abitanti di Polistena: i polistenesi. E poi ci sono i polis-tenaci. Sono i calabresi più testardi della Piana. Hanno creato un centro polifunzionale antimafia e per l'imprenditoria sociale in un palazzo confiscato nella periferia di Polistena, portato Emergency in città e seguito bambini che vivono situazioni di disagio. Lavorano sulle terre confiscate alla ndrangheta a Castellace e raccolgono le olive proprio accanto alla casa della stessa famiglia cui lo Stato ha sottratto i terreni. Sabotaggi e intimidazioni ogni sei mesi. Ma alla porta de La Valle del Marro Libera Terra, cooperativa aderente a Legacoop, oggi c è la fila per chiedere lavoro. E una cooperativa sociale di tipo B che ha assunto soggetti svantaggiati, in particolare audiolesi, e produce prodotti biologici nelle campagne in cui lavorano insieme calabresi e anche alcuni migranti che vivono nelle tendopoli di Rosarno.
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