Roma, pixel e ironia alla Rufa: l'omaggio degli studenti a Van Gogh
pubblicato il 6 marzo 2017 alle ore 09:47
Una tela di 6 metri per due realizzata in 4 giorni dagli studenti della Rome University of Fine Arts (Rufa) negli spazi del Palazzo degli Esami, dove è in corso la mostra "Vang Gogh Alive-The Experience". E' un omaggio fatto di pixel, che richiama le principali opere del genio olandese, ma che vuole prima di tutto riportare con ironia vernice e pennelli in una mostra fatta esclusivamente di proiezioni. Sulla tela la scritta: "Ceci n'est pas un Van Gogh", ispirata a Magritte."Abbiamo realizzato un bozzetto in digitale per ottenere l'effetto pixel e poi ci siamo spartiti il lavoro per realizzare le diverse campiture con i colori acrilici sulla superficie - ha spiegato la studentessa Rufa Federica Di Pietrantonio - "E' stata una bella esperienza soprattutto per i bambini che spesso venivano durante le visite vedere che oltre al digitale c'è anche una parte più pittorica e istintiva con la quale potevano confrontarsi, hanno chiesto di partecipare e qualcuno ha fatto un quadratino di colore".
I pixel sono stati scelti per per creare un collegamento con la mostra, che punta sul digitale e sulle proiezioni per far immergere il visitatore nel mondo di Van Gogh."I ragazzi ce l'hanno messa tutta aggiungendo un pizzico di ironia: è questo Van Gogh o Van Gogh è sempre vivo, è un artista cross-mediale-multimediale? I pixel e l'ironia sono gli elementi che aggiungono qualcosa a una mostra da alti contenuti", ha detto il direttore della Rufa, Fabio Mongelli.
Il live-painting è stato reso possibile grazie a Liquitex, storico marchio americano che ha fornito i colori acrilici, come ha spiegato l'artista Guido D'Angelo, curatore del progetto The Fine Art Collective Italy (Tfac): "Nello specifico abbiamo fatto una ricerca insieme agli studenti e al docente di riferimento che ha curato il progetto su tutta quella che era la gamma tonale utilizzata dall'artista Vincent Van Gogh, quindi c'è stato un lavoro interessante di cromatologia".
La tela è stata presentata al pubblico il 3 marzo con un evento sostenuto da Grolsch, birra olandese, come l'autore dei Girasoli, prodotta ancor oggi con la stessa ricetta creata più di 400 anni fa. La marketing manager Silvia Porreca: "Il legame tra Grolsch e la mostra di Van Gogh è venuto molto spontaneo. Quello che questa mostra rappresenta è qualcosa di diverso non è una mostra convenzionale, ma un'esperienza, una rivisitazione dell'opera di Van Gogh , quello che Grolsch rappresenta nel mondo della birra è qualcosa di unconventional by tradition". "Quello che hanno fatto i ragazzi della Rufa è un po' rivisitare in modo non convenzionale quella che è l'opera, per cui ci sentiamo perfettamente a casa qui".
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