"E' uno spreco vergognoso", tonnellate di uva prosecco distrutte in Veneto

pubblicato il 15 ottobre 2018 alle ore 13:36
"Qua stiamo facendo un sacrilegio", è l'amaro commento di un viticoltore in provincia di Treviso mentre con una macchina vendemmiatrice distrugge i grappoli di un un filare di prosecco. Quest’anno le condizioni meteo sono state particolarmente favorevoli per la vendemmia in Veneto ma le cantine sociali sono ormai sature di uva e così gli agricoltori sono costretti a distruggerla. 
 
“Uno spreco alimentare vergognoso”, denuncia il consigliere regionale del Pd, Andrea Zanoni. “Inutile girarci attorno, l’uva è troppa – spiega Zanoni – alcune cantine riescono a smaltirla in parte con la produzione di vini a basso costo, ma la soluzione più celere è quella di distruggerla con vendemmiatrici meccaniche”.
Sotto accusa anche le politiche agricole della regione Veneto che hanno incentivato l'aumento delle superfici viticole destinate al prosecco grazie allo stanziamento di milioni di euro. 
 
Secondo il consigliere Dem, oltre alla quantità di uva distrutta ci sarebbero anche gravi episodi di inquinamento di corsi d’acqua naturali dovuto allo scarico illegale di alcune aziende vitivinicole lungo la fascia collinare che va da Valdobbiadene a Conegliano. “L’ambiente già ha pagato un dazio pesante all'espansione della monocoltura del Prosecco, che ha creato squilibri negli ecosistemi di un territorio collinare e di pianura assai fragile, con l’inquinamento delle falde acquifere”.  
 
Fonte video: Andrea Zanoni
 
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