Dennis Rodman si scusa: non posso fare nulla per Kenneth Bae
pubblicato il 13 gennaio 2014 alle ore 15:59
La diplomazia del Basket ha fallito e Dennis Rodman è stato di nuovo costretto a scusarsi per non essere riuscito ad aiutare a liberare Kenneth Bae, il missionario statunitense detenuto in Corea del Nord. L'ex stella dell'Nba, ha parlato con giornalisti nell'aeroporto di Pechino al rientro da Pyongyang."Mi dispiace - ha affermato - per tutte queste persone e per quello che sta succedendo, mi dispiace. Non sono il presidente, non sono un ambasciatore, sono soltanto una persona che vuole dimostrare al mondo che possiamo andare d'accordo ed essere felici per un giorno".La settimana scorsa il 52enne si era scusato per aver lasciato intendere in un'intervista alla Cnn che Bae, detenuto da più di un anno per "reati contro lo Stato", fosse in qualche modo responsabile della propria situazione. Poi anche le immagini del gigante del basket che canta buon compleanno al dittatore Kim Jong Un avevano scatenato le proteste internazionali. Rodman però ha difeso con forza la sua visita nel Paese e ha fatto sapere che ritornerà in Corea del Nord a febbraio
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