senza stipendio da 11 mesi, protestano all'inceneritore
pubblicato il 24 settembre 2013 alle ore 13:53
ACERRA. Momenti di tensione all’inceneritore di Acerra per la protesta di alcuni dipendenti dei consorzi di bacino, senza stipendio da 11 mesi consecutivi. A scatenare la rabbia delle tute blu di stanza a Napoli (quasi 900 in tutto), lo slittamento a data da destinarsi del tavolo tecnico in programma il prossimo 25 settembre. La protesta è cominciata alle 7. In un primo momento, gli operai hanno impedito l’accesso dei camion diretti all’impianto, bloccando il conferimento dei rifiuti. Mentre alcuni dei lavoratori in protesta continuavano il blocco del traffico, altri 7 si sono recati all’interno impianto ed hanno scalato la torre dell’inceneritore. Saliti in cima, hanno cominciato a minacciare di gettarsi dentro l’inceneritore in caso di fallimento delle trattative per la liquidazione dello stipendio. Sul posto, immediato l’intervento della polizia della locale stazione che ha intimato lo sgombero. Tra i manifestanti e le forze dell’ordine non sono mancati scontri verbali. Diretti dal vicequestore Vincenzo Gioia, gli agenti hanno tenuto a bada gli animi infuocati di un centinaio di operai, alcuni dei quali spinti dalla disperazione sono arrivati ad arrampicarsi sui camion per impedirne l’accesso all’impianto. Il conferimento dei tir è stato poi reso possibile dalla polizia. A rivendicare quasi un anno di stipendio, più tredicesima e quattordicesima, anche tute blu impiegate sui siti di stoccaggio al Pantano e dell’impianto di Giugliano a Masseria del Re.
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