"Pantani ucciso, fu costretto a bere cocaina", la Procura riapre il caso
pubblicato il 2 agosto 2014 alle ore 12:31
A 10 anni dalla scomparsa di Marco pantani, la Procura di Rimini accoglie le richieste della famiglia che si è sempre rifiutata di credere al suicidio e riapre l'indagine. Il Procuratore Paolo Giovagnoli, dopo aver analizzato le nuove perizie presentate dai legali, ha deciso infatti di riaprire il caso ed indagare non più su una “morte accidentale per overdose“, ma bensì su un “omicidio con alterazione del cadavere e dei luoghi“. Le prove portate in Tribunale dal professore Avato, medico legale coinvolto dalla famiglia del ciclista, dimostrerebbero infatti come la grande quantità di cocaina rilevata nel corpo di Marco Pantani potesse essere ingerita soltanto se diluita con acqua. Una prova che, insieme alla perizia relativa alle ferite trovate sul corpo di Pantani, potrebbe davvero aprire scenari inquietanti e convincere la Procura che Pantani, in quel lontano 2004, fu ammazzato perchè costretto, con la forza, a bere cocaina.
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