Il popolo dei call center in piazza contro le delocalizzazioni
pubblicato il 4 giugno 2014 alle ore 17:12
In migliaia per le strade di Roma contro la delocalizzazione e le pratiche di dumping verso società estere. Sono il popolo dei call center, oltre 7mila, in sciopero per chiedere maggiori garanzie. La paura per tutti è perdere il posto di lavoro che, da semplice lavoretto, oggi per molti è diventato il lavoro della vita. “Non abbiamo alternative – spiega una delle manifestanti -, nessuno sceglie di lavorare nei call center perché gli piace, ma è spesso l’unica possibilità”. Così come per Giuseppe, laureato in giurisprudenza ma da 8 anni in un call center di Cosenza. “Volevo fare ingegneria – ci racconta un ragazzo siciliano, appena ventenne – ma in Italia non conviene andare all’Università, costa troppo e dopo comunque le garanzie di trovare un buon lavoro non ci sono”.
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