Concordia, l'audio di Schettino: "Madonna c'aggio cumbinat"
pubblicato il 10 settembre 2012 alle ore 20:00
Ecco la famosa frase, tratta dalla scatola nera, pronunciata dal comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, subito dopo l'urto con gli scogli all'isola del Giglio, il 13 gennaio 2012. Il comandante ordina di chiudere le porte stagne e poi, in napoletano, prende coscienza dell'incidente appena causato dall'"inchino" fatale, forse per omaggiare il maitre della Concordia, Antonello Tievolo, originario del Giglio che poco dopo ammette di sentirsi in colpa.Drammatica anche la conversazione tra Schettino e il direttore di macchina della nave, Giuseppe Pillon con la domanda: ma stamm' ienn a' funn' (stiamo affondando?) e la risposta affermativa dell'ufficiale, da cui la decisione di dar fondo all'ancora mentre i marinai urlano: "siamo pieni d'acqua".
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