pubblicato il 19 dicembre 2015 alle ore 12:28
La Nasa ha sintetizzato in diverse mappe i dati raccolti dal 2005 al 2014 dall'Ozone Monitoring Instrument a bordo del satellite Aura. Lo strumento olandese-finlandese ha la capacità di individuare la concentrazione di diossido di azoto (NO2) nell'atmosfera. L'NO2 è un gas prodotto prevalentemente dallo scarico delle automobili e dagli impianti industriale ed è stato quindi utilizzato come indicatore dell'inquinamento. La Nasa ha spiegato che grazie alla tecnologia usata dall'Ozone Monitoring Instrument è possibile verificare se gli impegni presi dai singoli governi rispetto ai temi ambientali siano o meno rispettati. Una precisazione che, alla luce dell'accordo di Parigi sul clima (http://www.fanpage.it/accordo-storico-sul-riscaldamento-globale-a-parigi-sembrava-impossibile/), suona come un invito a trasformare le parole in fatti.
I dati hanno mostrato una forte tendenza alla riduzione dell'inquinamento in Europa e negli Stati Uniti, sebbene alcuni stati a stelle e strisce, quali Nord Dakota e Texas, evidenzino un trend opposto. La Cina è invece il paese che ha mostrato l'aumento più significativo della concentrazione di diossido di azoto nell'atmosfera.