pubblicato il 1 ottobre 2014 alle ore 15:35
Negli anni Sessanta la Russia sovietica iniziò un'opera di deviazione dei fiumi con l'intento di irrigare le aree depresse di Kazakistan, Turkmenistan ed Uzbekistan. Un progetto che è andato avanti per anni e che ha contribuito ad impoverire sempre di più le acque dei fiumi Syr Darya e Amu Darya, che alimentano il Lago Aral. La siccità di questi anni ha fatto il resto: il Lago Aral, di fatto, non esiste più. A rivelarlo sono le immagini satellitari della Nasa, che conferma che entro il 2020 quel che resta di questo mare salato non ci sarà più