Nasce la Sala della Musica, il luogo dedicato alla popular music di Bologna
pubblicato il 22 giugno 2021 alle ore 10:07
Il 21 giugno, giornata internazionale della Festa della Musica, è stata aperta al pubblico la Sala della Musica, il luogo dedicato al racconto della storia della popular music a Bologna dagli anni ‘40 in poi, negli spazi al secondo piano di Sala borsa recentemente intitolati al grande poeta e paroliere Roberto Roversi. Un luogo nato dall'idea di Paolo Fresu, come ha spiegato Matteo Lepore, Assessore alla Cultura del Comune di Bologna, città che è un hub fondamentale per la musica italiana: "All'origine del progetto, c'è la volontà di trovare un modo per rappresentare la ricchezza della scena musicale degli ultimi decenni e la vivacità della produzione attuale, elementi che hanno condotto al riconoscimento UNESCO di Città creativa della musica. Non è facile raccontare una storia così densa e stratificata, e siamo felici di potervi proporre un lavoro fatto con rigore scientifico, attenzione all'equilibrio complessivo e tanto amore per la musica" ha detto.
Promosso dal Comune di Bologna e con la firma di Diverserighestudio, la Sala della Musica vanta la direzione scientifica di Gianni Sibilla, direttore didattico del Master in Comunicazione Musicale dell’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica di Milano, docente alla IULM e caporedattore di Rockol che spiega così il progetto: "Sala della Musica è il primo percorso espositivo permanente di una città italiana dedicato alla storia della sua popular music. Un’iniziativa importante, perché spesso viene dimenticato quanto la canzone, i cantanti, le band e l’industria musicale siano una parte fondamentale del patrimonio culturale italiano. Bologna è una città senza confini, nel pop e nel rock: abbiamo raccontato la sua storia e le sue storie musicali non solo attraverso i suoi grandi artisti, ma anche attraverso chi, arrivando da altre città, l’ha scelta come casa e sede della propria creatività, rendendola uno dei luoghi centrali della musica italiana. Sono citati e raccontati oltre 800 nomi e titoli, tra artisti, canzoni, album, professionisti, luoghi, teatri, live club, etichette, studi di registrazione, eventi sia locali, sia nazionali che internazionali. Bologna è una scena che è mutata nel tempo ma che in 75 anni non ha mai perso la sua vitalità, anche e soprattutto grazie a chi lavora dietro le quinte".
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