Pieve Santo Stefano e il Piccolo museo del diario: dove la Memoria è un atto di resistenza

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Cultura Fanpage
pubblicato il 19 novembre 2018 alle ore 11:59
C’è un luogo, in Toscana, dove la memoria resiste: è la memoria conservata dalle decine di diari e lettere che compongono il Piccolo museo del diario di Pieve Santo Stefano. Un progetto che nasce trent'anni fa dalla volontà di raccontare la Storia collettiva attraverso le storie individuali, personali, intime, delle decine di persone che hanno scelto di regalare al museo una parte dei loro ricordi. Resistere, al tempo che passa e alla velocità con cui oggi dimentichiamo, è lo scopo del Piccolo museo del diario: in esso sono raccolte centinaia di storie di persone comuni che attraverso il loro personalissimo e intimo punto di vista hanno raccontato gli anni più importanti della storia d’Italia. Fra le migliaia di pagine conservate dal Piccolo museo si legge così di Clelia, contadina del mantovano, che per poter continuare a scrivere al suo amore perduto utilizza il lenzuolo più bello del suo corredo, il quale oggi è esposto insieme alla storia di Orlando Orlandi Posti, fucilato alle Fosse Ardeatine, di cui restano soltanto i pochi messaggi clandestini sopravvissuti all'oblio e alla violenza. Con un piccolissimo contributo (il biglietto d’ingresso costa soli 3 euro) è possibile avventurarsi in questo Piccolo (mai nome è stato così giusto per descrivere la dimensione intima e raccolta di un museo) angolo di Storia.