Il delitto della Sapienza, l'omicidio di Marta Russo
pubblicato il 9 maggio 2017 alle ore 11:23
Il 9 maggio 1997, la studentessa Marta Russo, 22 anni, si accascia mentre sta passeggiando nel cortile dell'Università Sapienza di Roma. Un proiettile l'ha ferita gravemente alla nuca e Marta muore 5 giorni dopo all'ospedale.
Dopo una controversa indagine che vede due pm accusati di abuso di ufficio e violenza privata, salgono sul banco degli imputati per il delitto della Sapienza, Mario Scattone e Salvatore Ferrato. Nel 2003 l'assistente di filosofia e il collega Savatore Ferraro vendono condannati entrambi, rispettivamente per omicidio colposo aggravato e favoreggiamento. Il movente dell'omicidio di Marta è tuttora oscuro.
Dopo una controversa indagine che vede due pm accusati di abuso di ufficio e violenza privata, salgono sul banco degli imputati per il delitto della Sapienza, Mario Scattone e Salvatore Ferrato. Nel 2003 l'assistente di filosofia e il collega Savatore Ferraro vendono condannati entrambi, rispettivamente per omicidio colposo aggravato e favoreggiamento. Il movente dell'omicidio di Marta è tuttora oscuro.
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