448 CONDIVISIONI

Esponente Comunità ebraica al megafono contro manifestante per la Palestina: “Devono stuprarti”

“Devono stup**rti, come le donne ebree il 7 ottobre, nazista! Devono stuprarti!”. Così al megafono un esponente del servizio d’ordine della Comunità ebraica di Roma contro una manifestante pro Palestina. Momenti di tensione con la polizia.
A cura di Valerio Renzi
448 CONDIVISIONI
Immagine

"Devono stuprarti, come le donne ebree il 7 ottobre, nazista! Devono stuprarti!". È quanto ripetuto più volte da un megafono da un esponente del servizio d'ordine della Comunità ebraica di Roma. Le urla, gli insulti e il tentativo di aggressione che si vede nel video di Fanpage.it, nei confronti di una manifestante che stava raggiungendo il presidio dei movimenti di solidarietà con la Palestina.

La mattinata di tensione era stata ampiamente annunciata negli scorsi giorni, dopo che un cartello di forze della sinistra radicale e il Movimento degli Studenti Palestinesi aveva dato appuntamento a Porta San Paolo per un presidio contro la presenza della Brigata Ebraica e della Comunità Ebraica Romana che avevano annunciato che avrebbero depositato una corona di fiori nella piazza simbolo della Resistenza romana.

I primi ad arrivare in piazza i gruppi pro Palestina, tra slogan come "free Palestine" e "Israele fascista, stato terrorista". Poi l'arrivo della Comunità ebraica, con il servizio d'ordine in un assetto decisamente muscolare, tra guanti rinforzati e urla e minacce. Dalle file del servizio d'ordine, che ha ripetutamente tentato di aggirare il cordone delle forze dell'ordine per arrivare a contatto con i manifestanti pro Palestina, anche il lancio di due petardi, di diversi barattoli di legumi usati come oggetti contundenti, e anche di sassi contro i giornalisti che li filmavano.

Verso la fine, quando le forze dell'ordine hanno faticato ad allontanare i manifestanti senza ricorrere ai manganelli, le minacciose urla e gli insulti sessisti ai danni della manifestante. Ora i video dei manifestanti presenti a entrambi i presidi sono al vaglio delle forze dell'ordine.

448 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views