Vannacci alla fine ammette: "La censura effettiva non c'è stata, io messo al rogo per mie opinioni"
pubblicato il 15 settembre 2023 alle ore 09:02
Dopo un mese sotto i riflettori, tra interviste e ospitate tv (persino in prima serata al Tg1) il generale Roberto Vannacci sbarca a Roma, per denunciare la censura a cui le sue idee sarebbero state sottoposte. L'occasione è un convegno sulla libertà di espressione a cui il generale è stato invitato da Francesco Giubliei, animatore del think tank Nazione Futura. Le tesi esposte sono le solite: il pensiero conservatore e di destra sarebbe silenziato dalla cultura dominante di sinistra e dalla lobby LGBT che vorrebbe imporre la propria visione della società, marginalizzando nel dibattito pubblico le posizioni tradizionaliste. Una ricostruzione quanto meno originale, anche solo pensando che Nazione Futura è un'associazione strettamente legata alla premier Meloni e ai partiti della maggioranza che governa il Paese, tanto che lo stesso Giubilei fino a pochi mesi fa era consigliere del ministro della Cultura Sangiuliano.
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