Il popolo d'Ucraina a Napoli alla festa dell'indipendenza: "Adesso vogliamo pace e libertà"
pubblicato il 25 agosto 2023 alle ore 13:37
Il 24 agosto del 1991 l'Ucraina otteneva l'indipendenza dall'Unione Sovietica. Da quel giorno quella data è diventata festa nazionale. Per il secondo anno l'Ucraina festeggia la sua festa d'indipendenza in guerra.
In Italia in 75 città ci sono state manifestazioni della comunità ucraina, la più grande si è svolta a
Napoli.
" Adesso prego Dio e il popolo di aiutare l'Ucraina, l'unica cosa che vogliamo ora è la pace - ci spiega una giovane studentessa ucraina che vive a Napoli - ho mio zio che è in guerra, in questo momento la mia famiglia è lì e ci sono allarmi aerei tutti i giorni, e devono correre a nascondersi". Intanto il paese fa i conto con i danni di due anni di invasione: " E' tutto distrutto, una situazione pesantissima, hanno distrutto tante case, l'elettricità, è difficile vivere adesso" ci dice una donna che vive in Italia da molti anni. Presente alla manifestazione anche il console ucraino Makism Kovalenko: " Negli ultimi due anni non è solo una festa di indipendenza, ma è la festa nel cuore di tutti gli ucraini, oggi combattiamo non solo per l'indipendenza ma anche per difendere il nostro popolo".
" La morte di Prighozin in Russia è attribuita ai nostri soldati - ci spiega la giornalista ucraina Zhanna Zhukova - ma noi sappiamo che è una vendetta di Putin per il tentativo di guerra civile. Per noi, comunque, è una buona notizia".
" Adesso prego Dio e il popolo di aiutare l'Ucraina, l'unica cosa che vogliamo ora è la pace - ci spiega una giovane studentessa ucraina che vive a Napoli - ho mio zio che è in guerra, in questo momento la mia famiglia è lì e ci sono allarmi aerei tutti i giorni, e devono correre a nascondersi". Intanto il paese fa i conto con i danni di due anni di invasione: " E' tutto distrutto, una situazione pesantissima, hanno distrutto tante case, l'elettricità, è difficile vivere adesso" ci dice una donna che vive in Italia da molti anni. Presente alla manifestazione anche il console ucraino Makism Kovalenko: " Negli ultimi due anni non è solo una festa di indipendenza, ma è la festa nel cuore di tutti gli ucraini, oggi combattiamo non solo per l'indipendenza ma anche per difendere il nostro popolo".
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