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Roberto Saviano fuori dalla Rai: “Bande di governo puniscono chi osa criticarli, per dare l’esempio”

Il codice etico, chiamato in causa per spiegare la cancellazione della seconda stagione di Insider, “è solo un pretesto, una scusa per bloccare una trasmissione scomoda e per bloccare una persona come me”, dice Roberto Saviano in un video per Fanpage.it. “Vogliono punire me per avvertire tutti gli altri, che se vogliono continuare a lavorare devono stare zitti e non osare criticare”.
A cura di Annalisa Girardi
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"È ridicolo, sono cinque anni che sono sotto processo per l'espressione ministro della Mala Vita. E ora bloccano la seconda stagione Insider con la scusa del codice etico. Che follia è?": è il commento di Roberto Saviano, in una nuova puntata di My Way per Fanpage.it, alla notizia della cancellazione della trasmissione che lo vedeva protagonista dai palinsesti della Rai. Una decisione comunicata dall'ad del servizio pubblico, Roberto Sergio, che l'ha definita di natura aziendale e non politica. Non stanno così le cose, secondo lo scrittore. "È solo un pretesto, una scusa per bloccare una trasmissione scomoda. Per bloccare una persona come me. Vogliono punire me per avvertire tutti gli altri, che se vogliono continuare a lavorare devono stare zitti e non osare".

Le voci critiche, quelle che contraddicono la narrativa del governo, vengono messe a tacere – dice Saviano – perché altrimenti "il consenso che questa maggioranza ha ricevuto mettendo paura, facendo propaganda, svanirebbe all'istante".

Saviano racconta come la stagione di Insider – Faccia a Faccia con il Crimine sia stata cancellata. La prima stagione è andata in onda l'anno scorso su Rai3. Quest'anno sono già state registrate le prime quattro puntate: "Le ho registrate incontrando i collaboratori di giustizia che hanno svelato i rapporti tra criminalità organizzata e politica, tra criminalità organizzata ed economia legale. Ho fatto una puntata su Don Peppino, Diana, una puntata sui giornalisti perseguitati, tra cui Enzo Palmisano, giornalista del Movimento Sociale: una figura fondamentale nella trasformazione in Alleanza Nazionale e che poi è stato allontanato dalla destra per il suo impegno antimafia, in contraddizione con la linea dei nuovi partiti".

Alla presentazione dei palinsesti la trasmissione era stata compresa. Ma poi le cose sarebbero cambiate con l'arrivo del codice etico. "Se fosse stata una decisione aziendale, come ha detto l'amministratore delegato – che è evidentemente un funzionario messo lì come passacarte dalla Lega – perché allora il 7 luglio scorso ha presentato i palinsesti includendo Insider"?

Al centro delle polemiche c'è l'espressione "ministro della Mala Vita", che Saviano rivendica: "Era un'espressione utilizzata da Gaetano Salvemini per criticare il comportamento verso il Sud Italia di Giolitti. Io questa espressione la utilizzo in modo simmetrico su Salvini".

Saviano parla anche di "bande di governo". E spiega: "Questo è un comportamento di occupazione manu militari. Hanno provato a comparare il mio caso con la trasmissione di Filippo Facci. Ma non è comparabile. Lui ha attaccato una persona inerme per difendere il potere. Io invece ho attaccato il potere. Il messaggio è che non sarebbe etico attaccare, anche in forma radicale il potere politico e un ministro?".

Secondo lo scrittore ci sarebbe anche una strana coincidenza. E sottolinea che appena prima di cancellare Insider 2 il ministro Salvini aveva attaccato don Luigi Ciotti: "Salvini gli ha dato addosso per una critica legittima che ha fatto don Ciotti, che ha detto che il ponte sullo Stretto non unirà due coste, ma due cosche. Questo basta per attaccare don Ciotti e la sua incredibile e importantissima lotta alla mafia".

Le puntate della nuova stagione di Insider, già registrate, non potranno essere trasmesse in altri canali. "Sono già di proprietà della Rai. Mi dispiace molto che il lavoro di una squadra importante e competente, composta soprattutto da donne, sia stato fermato. Però per questo gruppo di potere è più importante colpire i nemici. E i nemici chi sono? Coloro che osano criticare".

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