Pablo Iglesias a Fanpage.it: "Con le destre in Europa si rischia l’involuzione della democrazia”
pubblicato il 17 settembre 2022 alle ore 18:03
Pablo Iglesias Turrion, è il fondatore di Podemos, vice presidente del governo spagnolo tra il 2020 e il 2021, oggi si occupa di comunicazione con il podcast "La Base". E' uno dei principali punti di riferimento della sinistra in Europa, e in questa intervista esclusiva a Fanpage.it affronta proprio il tema dell'avanzata delle destre nell'Unione Europea. "Secondo me la destra ha capito Gramsci meglio di noi - spiega Iglesias - il consenso antifascista del dopoguerra non c'è più, quindi oggi possiamo trovarci con governi in Europa che lavorano contro i diritti umani, per attentare ai diritti sociali, al consenso costituzionale, e questo è pericolosissimo per la democrazia. Questo succede in Polonia, in Ungheria ma può succedere a breve anche in Italia e in Spagna". Per Iglesias il problema non sono i sovranismi: "La Meloni ha già chiarito che a lei va bene la NATO e le politiche economiche europee, il problema è l'involuzione democratica".
La guerra in Ucraina ha cambiato gli equilibri internazionali e per l'ex vice presidente spagnolo è l'Europa che deve agire: "Oggi l'Europa è solo un territorio dove si giocano interessi di altri. Abbiamo bisogno di un'armata europea, di una politica estera europea indipendente, uscire dalla subordinazione agli Stati Uniti, questo farebbe bene alla pace, alla difesa dell'Europa come uno spazio dove ancora funzionano i diritti sociali e umani".
Per Iglesias dopo la pandemia e la crisi economica è necessario un movimento dal basso: "Deve essere europeo, che difenda i diritti sociali, umani, delle donne, che sia femminista e che difenda la democrazia, senza questo movimento la crisi democratica sarà peggiore". Il fondatore di Podemos parla anche dello scenario italiano: "Se fossi italiano sosterrei Unione Popolare, rispetto le scelte di altri che decidono di stare altrove, ma io credo che oggi c'è bisogno di una sinistra che faccia e dica cose di sinistra, non ci servono consensi liberali che non servono a nulla rispetto alla crisi democratica che abbiamo davanti".
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