Delmastro: "Ho risposto io a richiesta di Donzelli. Certo che Cospito parli con mafiosi di 41 bis"
pubblicato il 31 gennaio 2023 alle ore 21:53
Nel dibattito politico continua a tenere banco il caso di Alfredo Cospito, l'anarchico detenuto al 41 bis, da oltre cento giorni in sciopero della fame, per protestare contro l'imposizione del carcere duro. La giornata politica è stata caratterizzata dalle parole pronunciate alla Camera dal deputato di Fdi Donzelli. L'esponente meloniano ha attaccato i parlamentari Pd, che a metà gennaio hanno visitato in carcere Cosipito, chiedendo se stiano dalla parte dello Stato o dei terroristi. Ma nel suo intervento, Donzelli ha anche citato il testo di una conversazione in carcere tra l'anarchico e il boss dei casalesi Francesco Di Maio, con oggetto una presunta strategia comune, per arrivare a smontare il regime penitenziario di massima sicurezza. La circostanza ha scatenato un nuovo caso politico, con le opposizioni che hanno chiesto come Donzelli possa essere entrato in possesso di documenti, che sarebbero solo nella disponibilità del ministero della Giustizia. Parlando con Fanpage.it, il sottosegretario a via Arenula Andrea Delmastro - anche lui in quota Fdi - spiega di aver fornito lui al collega di partito, le informazioni riguardanti i presunti colloqui tra Cospito e i boss, rivendicando però la piena liceità del suo operato. Secondo Delmastro, infatti, le informative citate da Donzelli non sarebbero secretate, ma a divulgazione limitata, per cui i parlamentari vi potrebbero accedere. Nell'intervista con Fanpage.it, il sottosegretario argomenta la tesi di una saldatura ideologica tra le istanze della malavita organizzata e quelle dell'esponente anarchico, anche se ammette che allo stato ci sono prove solo di interlocuzioni, ma non di una strategia comune. Delmastro poi rilancia le accuse verso i dem: "Non credo che fiancheggino il terrorismo, ma c'è una sorta di cultura che riecheggia 'i compagni che sbagliano'". Per il sottosegretario mantenere Cospito al 41 bis è necessario perché, spiega: "Ogni volta che poteva in passato ha mandato messaggi per sollecitare i suoi compagni a fare il salto di qualità dall'aggressione alle strutture fisiche alle aggressioni alle persone. Noi vogliamo difendere quelle persone".
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