Perché criticare La Russa e Fontana non significa mancare di rispetto alle istituzioni
pubblicato il 18 ottobre 2022 alle ore 17:32
Ma quindi ora che Fontana e La Russa sono stati eletti presidenti delle Camere non possiamo più criticarli, o mancheremo di rispetto alle istituzioni? No, la critica è legittima. La democrazia, infatti, non è solo una forma di governo, ma presuppone anche una cultura democratica. Che si esprime anche l’esercizio di pensiero critico. E il fatto che La Russa e Fontana siano stati eletti da un Parlamento legittimato dal consenso popolare alle urne, non può mettere a tacere questo pensiero critico. Non è una questione di posizioni politiche. Non significa dire che uno schieramento è più legittimato di altro. Che sinistra è meglio di destra o viceversa. Perché qui non si sta parlando di idee: si sta parlando di ambiguità sul fascismo e di posizioni discriminatorie verso delle minoranze. Se c'è chi si chiede se La Russa e Fontana siano adeguati a ricoprire i ruoli che occupano, il punto non è la loro provenienza politica. Il punto è che uno arreda casa con i busti del Duce, e l'altro afferma che le famiglie gay non esistano.
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