Sea Watch viola divieto e si dirige verso Lampedusa: "Basta, entriamo"
pubblicato il 26 giugno 2019 alle ore 16:22
La capitana: so cosa rischio, ma i naufraghi sono allo stremo Roma, 26 giu. (askanews) - "Basta, entriamo. Non per provocazione ma per necessità, per responsabilità". La Sea Watch3, ferma da due settimane al largo di Lampedusa con a bordo 42 migranti, annuncia la decisione della capitana, Carola Rackete, di forzare il blocco, contravvenendo alle indicazioni del Viminale, di far rotta verso Lampedusa. "Ho deciso di entrare in porto a Lampedusa - sottolinea la Ong tedesca proprietaria della Sea Watch -. So cosa rischio ma i 42 naufraghi a bordo sono allo stremo. Li porto in salvo. In 14 giorni nessuna soluzione politica e giuridica è stata possibile, l'Europa ci ha abbandonati. La nostra comandante non ha scelta". La notizia arriva il giorno dopo la sentenza della Corte europea dei diritti dell'uomo che ha respinto il ricorso per lo sbarco dei 42 migranti a bordo, pur dichiarando che l'Italia è obbligata a provvedere al loro sostentamento. E Salvini non tarda a reagire: "L'immigrazione non può essere gestita da navi fuorilegge: siamo pronti a bloccare qualunque tipo di illegalità. Chi sbaglia, paga. P.S. L'Europa? Assente, come sempre".
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