Cuperlo dà le dimissioni da presidenza Pd, allarmato da Renzi
pubblicato il 21 gennaio 2014 alle ore 17:10
Gianni Cuperlo si è dimesso dalla presidenza del partito Democratico. "Mi dimetto perché sono colpito e allarmato da una concezione del partito e del confronto al suo interno che non può piegare verso l'omologazione, di linguaggio e pensiero" ha scritto nella lettera di dimissioni. Le dimissioni fanno seguito all'abbandono da parte di Cuperlo dei lavori della direzione del Pd prima del voto sulla relazione del segretario."Mi dimetto - ha aggiunto - perché voglio bene al Pd e voglio impegnarmi a rafforzare al suo interno idee e valori di quella sinistra ripensata senza la quale questo partito semplicemente cesserebbe di essere. Mi dimetto perché voglio avere la libertà di dire sempre quello che penso. Voglio poter applaudire, criticare, dissentire, senza che ciò appaia a nessuno come un abuso della carica che per qualche settimana ho cercato di ricoprire al meglio delle mie capacità".La minoranza del Pd aveva già posto con forza il tema della gestione del partito da parte di Renzi, considerando il tema più grave del pur contestato incontro e accordo con Silvio Berlusconi sulla nuova legge elettorale battezzata col nome "Italicum".
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