Renzi da Pechino: l'Italia deve cambiare passo, cerchiamo contatti e lavoro
pubblicato il 12 giugno 2014 alle ore 10:16
Stretta di mano con il presidente cinese Xi Jinping a Pechino per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Il premier si è detto impressionato dalla capacità di programmazione e realizzazione della Cina, colpito dalla velocità a cui corre Pechino e dalle 80 riforme che i cinesi gli hanno spiegato di avere in cantiere per il solo 2014. Una ispirazione a far correre di più anche l'Italia.La responsabilità è del PD ha spiegato Renzi ai suoi, per via del "risultato tecnicamente storico" delle europee con il 41%: e quindi avanti con le riforme. Una strategia che Renzi ha già messo in chiaro è quella per le missioni all'estero. Anche qui l'Italia deve cambiare passo. L'impegno del premier è quello di girare il mondo - a metà luglio sarà in tour in Africa - e attraverso lasua presenza allacciare contatti per le imprese italiane e portare lavoro in Italia. Perchè dalla visita in Vietnam e Cina Renzi torna con la convinzione che "c'è fame di Italia nel mondo". In Cina, la missione italiana ha visto la firma fra gli altri di 10 accordi con Pechino: due firmati da Enel, poi quelli di Finmeccanica per Agusta Westland (fornitura di 50 elicotteri) e per Ansaldo, e poi ancora Sogin, Class Editori, Invitalia.
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