Count Down per Bagnoli. Intervento di Gennaro Esposito al Consiglio comunale del 7 Agosto
pubblicato il 11 agosto 2014 alle ore 10:46
Napoli - A pochi giorni dalla venuta del Presidente del Consiglio Matteo Renzi a Napoli per la firma degli accordi che prevedono la bonifica dell'ex area industriale, visita prevista per il 14 Agosto, il consigliere di Ricostruzione Democratica, Gennaro Esposito, interviene durante l'apertura del Consiglio Comunale del 7 agosto 2014 in merito alla 'non discussione' in materia di Bagnoli e ricostruzione di Città della Scienza. Il consigliere cita un comunicato congiunto promosso dalle varie associazioni territoriali che da sempre si interessano alla tutela dell'area tra cui l'Assise di bagnoli e il comitato Una Spiaggia Libera per tutti. Alla fine dell'intervento del consigliere, gli attivisti e delegati rappresentanti i vari gruppi, associazioni e comitati a favore della tutela del patrimonio pubblico dell'area, han mostrato locandine e cartelli in segno di protesta per il silenzio che perdura in questi giorni da parte dell'amministrazione comunale in merito alla delicata questione della riqualificazione ambientale, strutturale e turistica del quartiere bagnolese.A seguito, le note stampa:
Il comunicato citato dal consigliere Gennaro Esposito:
"IL 14 AGOSTO SI FIRMA UN ACCORDO CONTRO LA CITTA’!
FERMIAMO LA SPECULAZIONE SULLE AREE DI BAGNOLI!
Il presidente del Consiglio si appresta a porre la firma del Governo sugli accordi per Bagnoli in occasione della sua imminente visita a Napoli. Gli esatti termini non sono noti ed è grave che a pochi giorni dalla data prevista per la firma l’Amministrazione comunale non abbia ancora provveduto a rendere pubblica la documentazione trasmessagli dal Governo, per consentire ai cittadini ed al Consiglio comunale di valutarne i contenuti ed esprimere un giudizio prima che il Sindaco impegni la città su di essi. Se ne può però desumere la sostanza, dalle molteplici dichiarazioni pubbliche rilasciate da esponenti della Giunta comunale, nonché dalle bozze approvate dalla Giunta regionale e pubblicate lo scorso mese sul BURC: sarà autorizzato un illecito
quanto pernicioso baratto tra l’autorizzazione a ricostruire Città della Scienza sull’area destinata a spiaggia pubblica ed una promessa di rifinanziamento della bonifica di Bagnoli; ossia quanto basta per formulare un giudizio nettamente negativo. Questo espediente, con cui il sindaco de Magistris pretende di rilanciare la riqualificazione dell’area, costituisce invece un colpo gravissimo contro il suo recupero ambientale e sociale.Va anzitutto detto chiaramente che, mentre vengono lesinate le risorse per il risanamento ambientale di Bagnoli, si favorisce spudoratamente un soggetto privato quale la fondazione Idis, che da vent’anni beneficia di cospicui finanziamenti pubblici; un gruppo d’interesse sempre pronto a vantare alternativamente il valore collettivo delle sue attività quando si tratta di incassare fondi pubblici e la propria natura di fondazione privata quando occorre difendere l’uso esclusivo di un patrimonio immobiliare fondato sui soldi dello Stato e della Comunità Europea; un ente che accoglie ogni anno centinaia di migliaia di visitatori, in gran parte bambini, su un’ex area industriale per la quale, malgrado una specifica ordinanza sindacale glielo imponga, non ha ancora esibito il certificato definitivo di bonifica.
Non esiste attualmente alcun fondamento per affermare, come recita il testo dell’Accordo di Programma, che la riedificazione in loco dei padiglioni bruciati costituisca una doverosa risposta dello Stato per contrastare le mire criminali degli incendiari: autori ed obiettivi del rogo sono entrambi ancora oscuri ed il procedimento giudiziario in corso non esclude ipotesi inquietanti. Nessun ente pubblico è quindi autorizzato a sposare le tesi della fondazione Idis, a cui la televisione di Stato ha già regalato un’invasiva quanto vergognosa campagna propagandistica.
Autorizzare nuovamente Città della Scienza ad occupare l’area destinata a spiaggia pubblica, in aperta violazione delle norme urbanistiche e di tutela del paesaggio, significa invece affossare il recupero per uso pubblico e balneare del litorale di Bagnoli. Più che la sottrazione di qualche ettaro di spiaggia, questo atto delegittimerebbe le previsioni urbanistiche, che prevedono di rimuovere tutti gli edifici e le attività che occupano il litorale per configurare un nuovo lungomare pubblico, panoramico e pedonalizzato, con attrezzature poste a monte di via Coroglio. Con questo ed altri provvedimenti l’amministrazione comunale legittima l’attuale occupazione speculativa del litorale di Bagnoli, che vede i concessionari ‘balneari’ stretti in un patto opportunistico con la fondazione Idis, e ne promuove l’allargamento: la delibera di Giunta che indirizza la modifica degli strumenti urbanistici per l’area profila infatti l’avvicinamento dei nuovi volumi edilizi al lungomare e la realizzazione di un porto turistico a ridosso della riserva naturale di Nisida. Tutto questo in spregio alla volontà dei cittadini espressa nella delibera d’iniziativa popolare sottoscritta da 13mila napoletani ed approvata due anni fa dal Consiglio comunale, la quale disponeva la destinazione di tutto il litorale di Bagnoli ad uso pubblico balneare; un atto completamente disatteso nelle sue modalità attuative e che la delibera d’indirizzo si guarda bene dal citare.
Si delinea così chiaramente la piena disponibilità della giunta de Magistris a contrattare sostanziali modifiche degli strumenti di piano con i poteri interessati a lucrare sull’area, per conformarli alle loro convenienze. Modifiche niente affatto marginali, come tenta di rassicurare la Giunta, che apriranno un varco destinato ad allargarsi di fronte alle pressioni speculative ed alla prossima sostituzione dell’attuale amministrazione con maggioranze politiche ben più spregiudicate. Le recenti dichiarazioni di Caldoro e gli indirizzi politici di Renzi prefigurano l’ingresso nell’operazione Bagnoli del capitale speculativo di Stato rappresentato da Fintecna, in appoggio ad investimenti privati che marginalizzeranno e subordineranno a loro esclusivo vantaggio gli obiettivi di interesse pubblico.
La città non può accettare che un’amministrazione la quale ha fondato tutta la campagna elettorale sulla partecipazione democratica, oltre che sul recupero di Bagnoli e della sua spiaggia, definisca i contenuti dell’accordo del 14 agosto senza sottoporli ad un preventivo dibattito pubblico, calpestando la volontà dei cittadini e riservando al Consiglio comunale la mera ratifica di scelte definite in altre sedi; così come non
è ammissibile il fatto che si decida di approvarli alla vigilia di Ferragosto, contando sulla disattenzione di un’opinione pubblica prostrata dalla crisi economica e da vent’anni di sabotaggio degli impegni pubblici per il recupero di Bagnoli.
Contro questi accordi sciagurati prenderemo parola ovunque ci sarà possibile, in difesa degli interessi pubblici sull’area: la bonifica, la spiaggia pubblica balneabile, il grande parco verde, le attrezzature d’interesse collettivo e nuove attività produttive che creino lavoro e benessere, anziché l’ennesima privatizzazione e colata di cemento sulla città.
Se il Consiglio comunale non intende farsi complice di tali disegni, deve rivendicare adesso il proprio ruolo di indirizzo delle scelte urbanistiche ed aprire un confronto pubblico sui destini di Bagnoli, anziché registrare passivamente un’operazione estremamente pericolosa per i destini della nostra città.
Assise Cittadina per Bagnoli, comitato “Una spiaggia per tutti”, Italia Nostra Campania, Verdi Ambiente e Società, Bancarotta Bagnoli, laboratorio politico ISKRA, laboratorio Zero81, comitato centro storico Napoli, c.s.o.a. Ex Funivia, movimento per il diritto all'abitare "Magnammoce 'o pesone", Assise di Napoli e del Mezzogiorno d’Italia, Sinistra anticapitalista, Monitor Napoli, Insu Tv, gruppo comunale Ricostruzione Democratica, Movimento 5 Stelle Napoli, deputato M5S Roberto Fico, eurodeputato M5S Isabella Adinolfi.
Il comunicato, post Consiglio Comunale
COMUNICATO STAMPA DI ASSISE CITTADINA PER BAGNOLI E COMITATO UNA SPIAGGIA PER TUTTI
"Oggi pomeriggio comitati ed associazioni ambientaliste hanno
manifestato al Consiglio comunale di Napoli la loro opposizione
all’Accordo di programma quadro per la ricostruzione di Città della
Scienza, che dovrebbe essere firmato il 14 agosto in occasione della
visita a Napoli del Presidente del Consiglio Renzi.
Mentre un gruppo di attivisti presidiava l’ingresso di via Verdi
megafonando e distribuendo volantini ai passanti, un altro è salito
nell’aula consiliare, dove ha esposto cartelli che recitavano “Nessun
accordo sulle nostre teste” e “Fuori Città della Scienza e tutti gli
speculatori dal litorale di Bagnoli”. I consiglieri di Ricostruzione
Democratica hanno aderito all’iniziativa dei comitati e letto in aula
un loro comunicato, proponendo poi al voto una mozione che impegnasse il Sindaco a non firmare l’accordo prima di una discussione pubblica in Consiglio, ma la proposta, accettata da quasi tutti i capigruppo, è stata respinta dai capigruppo di Idv e Centro democratico. Gli attivisti hanno poi avuto un incontro con il vicesindaco Sodano, il quale ha ribadito che la giunta non ritiene necessario un dibattito in consiglio sul merito degli accordi prima della loro firma, quindi sono usciti dall’aula riunendosi al presidio, che si è sciolto dopo un’ora.
L’iniziativa, a cui hanno aderito anche Italia Nostra, il deputato del
M5S Roberto Fico e l'eurodeputato M5S Isabella Adinolfi, contesta il
metodo ed il merito dell’accordo.“E’ inaccettabile firmare sotto
Ferragosto un provvedimento come questo, prima che la documentazione sia stata pubblicata e senza una seria discussione pubblica, riducendo il Consiglio comunale a ratificare decisioni prese in sedi riservate” protesta Massimo Di Dato dell’Assise Cittadina per Bagnoli, “Città della Scienza non puç essere ricostruita dov’era, lì è prevista la spiaggia pubblica; così si violano i piani urbanistici e le leggi
dello Stato che ne prevedono il trasferimento”. Ma non c’è l’esigenza
di rispondere ad un atto criminale? “Per questo aspettiamo si chiuda
l’inchiesta giudiziaria; oggi nessuno può dire chi e perché ha
incendiato Città della Scienza, se volessero mandarla via o ci fossero
altri obiettivi”. Anche Luca, del laboratorio Bancarotta di Bagnoli,
contesta che “con questo accordo si straccia la delibera d’iniziativa
popolare promossa dal comitato “Una spiaggia per tutti”, sottoscritta
da 13mila cittadini ed approvata due anni fa dal Consiglio comunale,
che disponeva di destinare tutto il litorale di Bagnoli alla
balneazione pubblica”. Nel mirino dei comitati è anche l’annunciata
Variante ai piani urbanistici per Bagnoli, con la quale “si vogliono
piazzare alberghi e case di lusso sul lungomare nonché un porto a
ridosso di Nisida: tutto questo per favorire la speculazione privata,
a partire dagli interessi dei concessionari balneari per arrivare a
quelli delle banche, dei costruttori e di Fintecna”. Fintecna è la
finanziaria pubblica che ha ereditato pezzi del patrimonio IRI, come i
suoli ex Italsider ed Eternit, a cui il presidente della giunta
regionale Caldoro ha proposto di affidare l’intervento su Bagnoli.
Contro questa ipotesi punta il dito Eddy, del laboratorio politico
ISKRA: “Invece di far pagare chi ha inquinato, si programma di fargli
fare altri soldi: ci siamo dimenticati che proprio una società
dell’IRI, la Bagnoli SpA, ha gestito tra il 1996 ed il 2001 la prima
fase della bonifica, senza risanare un bel nulla? Ancora non sappiamo
come sono stati spesi i 340 miliardi di lire stanziati all’epoca!”. Ed
aggiunge: “Se Fintecna vuole operare su Bagnoli, provveda a rimuoverela colmata a mare, com’è suo obbligo”. Sul risanamento ambientale rimarca Di Dato: “Come può il Governo lesinare i fondi per la bonifica di Bagnoli quando, con la Regione, trova oltre 40 mln di euro per ricostruire Città della Scienza, che oltretutto non ha neanche il suo
certificato definitivo di bonifica? E’ uno scandalo!” Contro
l’accordo, comitati ed associazioni annunciano iniziative politiche e
legali sia a livello locale che nazionale"
Hanno aderito
all’iniziativa: Assise Cittadina per Bagnoli, comitato “Una spiaggia
per tutti”, Italia Nostra Campania, Verdi Ambiente e Società,
Bancarotta Bagnoli, laboratorio politico ISKRA, laboratorio Zero81,
comitato centro storico Napoli, c.s.o.a. Ex Funivia, movimento per il
diritto all'abitare "Magnammoce 'o pesone", Assise di Napoli e del
Mezzogiorno d’Italia, Sinistra anticapitalista, Monitor Napoli, Insu
Tv, gruppo comunale Ricostruzione Democratica, Movimento 5 Stelle
Napoli, deputato M5S Roberto Fico, eurodeputato M5S Isabella Adinolfi.
Napoli, 7 agosto 2010
Assise Cittadina per Bagnoli
assisebagnoli@gmail.com
servizio di Francesca Ferrara
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