Jorginho, la storia dell'eroe che ha portato l'Italia in finale e il segreto dei suoi rigori
pubblicato il 9 luglio 2021 alle ore 17:18
Ha attraversato mezzo mondo, andando a vivere a 15 anni in un monastero pur di giocare a calcio. Era sul punto di mollare tutto, ma sua madre, a più di 9mila km di distanza, non l’ha lasciato solo, lei che gli ha impartito le prime lezioni di calcio, spronandolo a non rinunciare ai propri sogni: “Dovevamo mangiare le stesse cose per tre giorni di fila e in inverno non avevamo l’acqua calda. Avrei voluto mollare, ma mia madre fu fondamentale perché mi disse di stringere i denti”. Ha calciato il rigore più importante della carriera come se fosse la cosa più naturale del mondo. Con un saltello ha spiazzato il portiere avversario e fatto esplodere di gioia 60 milioni di italiani, perché Jorginho ha imparato che sono le cose semplici quelle che ti fanno superare i momenti difficili. Con la maglia del Chelsea ha alzato al cielo la Coppa che sognava fin da bambino, ma è con i colori dell’Italia che Jorginho ha raggiunto l’apice della sua carriera: “In questo lungo periodo l'Italia ha sofferto e penso che questo sport possa darti grandi emozioni, fare felice il popolo italiano è quello che cerchiamo di fare sempre".
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