Morte Maradona, gli italiani in Argentina: "Diego ci aveva abituato a rialzarsi sempre"
pubblicato il 26 novembre 2020 alle ore 15:40
In Argentina per la morte di Diego Armando Maradona, sono stati dichiarati 3 giorni di lutto nazionale. La camera ardente del "pibe de oro" è stata allestita alla Casa Rosada, il palazzo presidenziale di Buenos Aires, dove migliaia di persone gli stanno rendendo omaggio. Fanpage.it ha raggiunto Chiara Centracchio, ingegnere napoletano che vive e lavora a Buenos Aires. "In Argentina si è ancora increduli - spiega al telefono - Diego ci aveva abituato a cadere e rialzarsi sempre, si è dato poco peso all'intervento che ha subito i primi giorni di novembre. Ieri sera c'è stato un grande corteo nei pressi di Calle Corrente, poi la fila per la camera ardente alla Casa Rosada. Trattengo le lacrime perché è tutto incredibile, qui Maradona era onnipresente. In Argentina c'è chi lo ama e chi lo odia, a Napoli no, Maradona è Maradona, non si discute. Nella sua vita ha assunto posizioni politiche molto chiare e nette, e questo lo ha esposto anche a sentimenti di contrarietà".
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