Lo splendido gol di Borini al Newcastle (27.10.2013)
pubblicato il 28 novembre 2013 alle ore 11:59
Fabio Borini pronto al ritorno in Italia. I tabloid (Daily Star in testa) rilanciano la news e azzardano contatti con l'Inter. L'agente del calciatore, Marco De Marchi, frena (che non vuol dire chiudere la porta...): "Qualche giorno fa ero nella sede dell'Inter, ma non c'è alcuna richiesta formale per lui. Posso solo dire che la situazione di Fabio non cambia nel prossimo mese potremmo valutare un ritorno in Italia in modo da trovare la giusta continuità d'impiego per giocarsi le sue chance di essere convocato per il Mondiale". L'ex romanista adesso è al Sunderland, ma il cartellino resta di proprietà del Liverpool che non ha (ancora) intenzione di privarsi definitivamente del giocatore. "Esclusa ogni ipotesi di cessione, ogni operazione si farà sulla base del prestito". Già, perché finora la sfortuna s'è divertita a mettere i bastoni tra le ruote all'italiano che in Inghilterra è rimasto bloccato a lungo per infortunio. Il gol al Newcastle e la vittoria nel derby (a fine ottobre scorso) hanno regalato ai 'black cats' di Poyet e a Borini nuovo entusiasmo. "E' riuscito finalmente a dimostrare che è vivo e che sta tornando ai livelli che gli hanno permesso di essere apprezzato e conosciuto".La scheda. Nel 2007 lasciò Bologna e famiglia per volare a Londra, sponda Chelsea: cominciò accanto a un gigante del calibro di Drogba, Ancelotti (allora ai Blues) lo lanciò nella mischia. Allo Swansea ci finì in prestito almeno fino a quando in Italia la crisi non rispolverò i connazionali dai piedi buoni dimenticati all'estero. Tutte le strade portano a Roma: in 26 partite, pur non essendo sempre tra i titolari, Borini realizzò una decina di gol, derby compreso. Li festeggiò alla sua maniera: portando la mano tra i denti, a simulare un coltello. Audacia, qualità tecniche e duttilità tattica gli valsero la convocazione in azzurro ma non bastarono per convincere la dirigenza giallorossa che gli preferì Lamela (argentino), Pjanic (bosniaco), Bojan (serbo, poi spedito a San Siro) e Osvaldo (oriundo italo-argentino). Tutte le strade portano via da Roma. Liverpool e adesso Sunderland con l'azzurro (e il nero...) sfumati all'orizzonte.
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