L’evoluzione della bicicletta dal falso storico di da Vinci ai giorni nostri

Quando, durante un restauro degli anni Sessanta, tra le pagine del Codice Atlantico, il manoscritto dove Leonardo Da Vinci appuntava tutti i suoi progetti, venne ritrovato il disegno di una bicicletta, in molti pensarono che fosse lui insieme ai suoi allievi ad averla inventata già nel ‘500. Quel disegno, però, era un falso.
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Video Storie 3 Giugno 2022

La bici in realtà ha “solo” 200 anni, ed è un vero e proprio simbolo della vita moderna. La prima antenata della bicicletta, la “draisina”, risale al 1817, ed è opera dell’ingegno del barone Karl von Drais. C’era, però, una “piccola” differenza dalla bici odierna: la draisina non aveva i pedali, e, proprio come per le auto nel celebre cartone animato “I Flintstones”, bisognava spingerla con i piedi. Utilizzata soprattutto dai dandy, gli uomini eleganti e alla moda dell'epoca, veniva chiamata per questo “dandy horse”, cioè "cavallo da dandy" e quando dopo più di quarant’anni le aggiunsero i pedali, divenne popolarissima. Fino ad allora è stata chiamata con tanti nomi diversi, tra cui velocipede, ma anche “scuotiossa” dato che, camminando su strade sterrate con ruote di legno rivestite in ferro, vibrava molto perciò era più un hobby che un mezzo usato per gli spostamenti quotidiani.

Fu proprio il tentativo di superare questo ostacolo a dare vita a uno dei mezzi più iconici di sempre: il biciclo, che grazie alla sua grande ruota anteriore assorbiva maggiormente le vibrazioni e poteva andare più veloce. Ciononostante era difficile e pericoloso da manovrare poiché era alto fino a un metro e mezzo, pertanto veniva considerato un giocattolo poco sicuro per giovani uomini sportivi, mentre uomini più anziani e donne, tra cui persino la regina Victoria, generalmente possedevano tricicli e quadricicli. È proprio per questo che nel 1868 venne ideata la prima “bicicletta di sicurezza”, molto simile alla nostra e costruita, come oggi, con ruote di dimensioni uguali e una catena di trasmissione. A rendere definitivamente comodo il suo utilizzo sono stati i primi pneumatici e le nuove pavimentazioni stradali in macadam. Da allora la bicicletta è entrata sempre di più a far parte della quotidianità di milioni di persone.

Dalla sua nascita ai giorni nostri ha subìto molte trasformazioni a seconda delle esigenze, ma è stata anche protagonista di sperimentazioni fantasiose e avveniristiche che ne hanno stravolto la forma, tant’è che la prima bici elettrica della storia è stata costruita in America già nel 1897. Prima ancora di essere una delle invenzioni più utili di sempre, la bici è importante per molte culture nel mondo. Per esempio a fine Ottocento ha permesso alle donne di spostarsi autonomamente, emancipandosi dagli uomini e alle famiglie povere dei paesi a sud del mondo ha permesso di aumentare il loro reddito fino al 35%. Inoltre, avendo un basso impatto ambientale, è diventata l’alternativa green per la mobilità sostenibile. Al contrario di ciò che si potrebbe pensare, la bicicletta rappresenta per molti ancora oggi una scelta privilegiata e in paesi come l’Olanda, con quasi più bici che persone, più del 30% della gente la usa come mezzo principale, così come anche in Italia nel 2011 le vendite di biciclette hanno superato le immatricolazioni di automobili. La bicicletta, insomma, grazie alla sua semplicità e al suo basso costo ha rivoluzionato la storia dei trasporti, diventando al contempo uno strumento e uno svago per miliardi di uomini e donne di tutte le età.