Le docce “mobili” costruite dentro vecchi autobus che permettono ai senzatetto di lavarsi

LavaMae combatte l’emarginazione sociale convertendo gli autobus dismessi in docce e servizi igienici per le persone senza fissa dimora.
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Video Storie 22 Aprile 2022

Delle docce “mobili” costruite con vecchi autobus sono state installate nelle strade di 61 città per permettere ai senzatetto di curare l’igiene personale e restituire loro una dignità. Il progetto è nato da uno slancio di solidarietà dell’attivista americana Doniece Sandoval che lotta da anni contro l’emarginazione sociale e che camminando tra le baraccopoli di San Francisco ha deciso di mettere a disposizione le sue idee e le sue competenze per combattere il degrado di quei luoghi.

"Nel 2013 c’erano 7000 senzatetto a San Francisco, 16 cabine doccia e altrettanti bagni. E questo è insostenibile. E ho pensato se puoi mettere il cibo gourmet su un camioncino e portarlo ovunque perché non mettere i servizi igienici?"- commenta Doniece, fondatrice e CEO di LavaMae – "Lavamae è iniziata così convertendo gli autobus dei trasporti pubblici in docce e servizi igienici per le persone senza fissa dimora."

Ogni autobus può contenere fino a 3 docce moderne, che si attivano digitalmente, e 2 bagni, incluso quello per i disabili, dotati di lavandino e di una piccola area per lo spogliatoio per garantire la massima privacy e il comfort ideale a chi ne fa uso. L’acqua viene prelevata dagli idranti posti sulla strada e riscaldata da uno scaldabagno da circa 200 litri. Nei loro bus, Doniece e il suo staff offrono ai senzatetto l’accoglienza come se fossero gli ospiti di un hotel donando loro i teli per la doccia, i saponi e l'occorrente necessario per rigenerarsi: in questo posto nessuno è “invisibile” e chiunque può trovare il calore e l’affetto che vivendo per la strada non riceve.

Doniece ha iniziato la sua attività nel 2014 nelle zone più emarginate di San Francisco riscuotendo un grande interesse in tutta la California e portando le sue docce anche a Los Angeles e Oakland. Dopo le docce mobili , Doniece ha progettato delle cabine igieniche usando dei “container trasportabili” e grazie a queste esperienze ha deciso di offrire ai senzatetto altri servizi essenziali non accessibili nelle loro condizioni. Per questo motivo ha ideato i “Pop-Up care Villages”, eventi che riuniscono volontari e organizzazioni no profit dove i senzatetto possono tagliarsi i capelli, ricevere consulenze legali o sottoporsi a visite mediche gratuite.

Negli anni Doniece ha ispirato centinaia di persone a lanciare programmi di assistenza per chi vive in strada aiutando realtà del Sud America, dell’Africa e dell’Europa, tra cui Milano, a prendersi cura dei più bisognosi per contribuire a rendere le loro vite migliori, più felici e più dignitose.