Lisa Casali, i segreti per una spesa sostenibile: "I prezzi bassi devono farci diffidare"
pubblicato il 12 dicembre 2022 alle ore 15:31
La prima regola per una
spesa sostenibile è acquistare qualcosa di realmente necessario, piuttosto che darsi allo shopping sfrenato. Il
consumatore green, infatti, è un consumatore consapevole, che si pone delle domande prima di procedere a un acquisto. La prima è proprio: mi serve davvero? Altre domande da porsi sono: posso comprarlo usato?, posso ripararlo?, posso farlo con le mie mani? "
Comprare l'indispensabile già è un modo per ridurre il nostro impatto ambientale" ha spiegato Lisa Casali. La scienziata ambientale a Fanpage.it ha dato alcuni consigli preziosi, utili nella vita di tutti i giorni per diventare consumatori più attenti e responsabili.
Uno è senza dubbio
riparare piuttosto che acquistare nuovo: è un’abitudine che nel tempo si è persa, ma che in passato era la normalità e permetteva di evitare sprechi. Un altro è
imparare a leggere le etichette, che contengono indicazioni preziose su come orientare gli acquisti: "
Date un'occhiata alla lista degli ingredienti. Più l'elenco è corto, più sarà un alimento meno trattato, con un minore impatto di produzione e forse anche un minore impatto quando finirà la sua vita". Un altro consiglio è
cercare delle certificazioni: "
Nel caso alimentare quella di riferimento è agricoltura biologica. È una garanzia per la salute, perché è garanzia di un minore utilizzo di pesticidi. Ma è anche una garanzia da un punto di vista ambientale, perché c'è una protezione della naturale fertilità della terra, una minore forzatura dei cicli naturali e una maggiore protezione della biodiversità".
A volte è difficile resistere alle tentazioni, ma bisogna stare con gli occhi ben aperti: "
I prezzi bassissimi devono sempre farci diffidare. Se pago troppo poco un bene, quello che è l'impatto sull'ambiente e il consumo di risorse naturali forse non è entrato a far parte di quel prodotto e verrà in qualche modo scaricato sugli altri, sulla comunità. Se come consumatori fossimo più a conoscenza di quello che c'è dietro la produzione di un bene, forse saremmo meno propensi ad abboccare a super offerte o prezzi che hanno qualcosa di sospetto" ha concluso.
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