Come nasce un koala: la storia di un piccolo miracolo di nome Maddie

Il koala Maddie è nata il 12 novembre 2019 al Symbio Wildlife Park di Helensburgh, in Australia, proprio mentre gli incendi, scoppiati a giugno 2019, devastavano il Paese. La nascita di questo marsupiale, oltre a essere un piccolo miracolo per una specie che è a rischio di estinzione, si distingue da quella degli altri mammiferi.
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Video Storie 2 Dicembre 2020

“E se è una femmina si chiamerà Futura” cantava Dalla nel 1980 e nascere, proprio come il futuro, è una di quelle cose avvolte da un mistero cosmico inspiegabile, una magia capace di donare nuova vita e immensa gioia a chi ha la fortuna di assistere e vivere questo evento.

Il piccolo esemplare di koala protagonista di questo video si chiama Maddie ed è nata il 12 novembre 2019 sotto lo sguardo vigile dei guardiani del Symbio Wildlife Park di Helensburgh, in Australia, proprio mentre gli incendi, scoppiati a giugno 2019, devastavano ancora il Paese e che, secondo le stime, hanno provocato la morte di mezzo miliardo di animali. La nascita di Maddie quindi è un piccolo miracolo per la sua specie, che è a rischio di estinzione. Oggi, questo Koala joey, continua a crescere protetta e amata dai suoi genitori, Kirra and Jiemba, e dalle guardiane dello zoo australiano, da cui si lascia coccolare.

Come ogni creatura del regno animale, il Koala ha un modo tutto suo di venire al mondo. Diversamente dagli altri mammiferi, questo marsupiale dà vita a cuccioli estremamente piccoli e sottosviluppati. La madre li porta in grembo per circa 35 giorni: tra le gestazioni più brevi del mondo animale. Al momento della nascita pesano pochi grammi e hanno le dimensioni di una zolletta di zucchero, sono ciechi e non hanno né orecchie né pelo. Scivolano all’interno della sacca materna, che ha l’entrata verso il basso, dove restano per circa sei mesi: il tempo necessario per vedere, sentire e fare crescere la morbida pelliccia che li caratterizza.

Nei primi mesi si nutrono solo del latte della madre per poi iniziare lo svezzamento con cibo predigerito, che i cuccioli assumono dalle feci liquide della madre. Questo permette loro di sviluppare la flora batterica intestinale adatta a digerire le foglie tossiche di eucalipto, il loro pasto preferito da adulti, che consumano fino a mezzo chilo al giorno.

I cuccioli, quando emergono dal marsupio, si arrampicano sulla schiena della madre e a lei restano aggrappati per altri sei mesi, fino a quando non diventano più indipendenti.

Per tutto questo tempo la madre sarà la loro casa e da quella prospettiva conosceranno il mondo creando così quel rapporto unico tra madre e figlio, che non conosce distinzione di razza.