La Polonia si batte per il diritto all'aborto, "Bella Ciao" diventa l'inno della protesta
pubblicato il 30 ottobre 2020 alle ore 12:56
Da giorni la Polonia sta protestando in nome del diritto all'aborto, che è stato ulteriormente limitato dalla Corte Costituzionale presieduta da Julia Przylebska. Fino a questo momento la legge consentiva l'interruzione della gravidanza in caso di gravi malformazioni del feto. Adesso, anche questa eventualità è stata esclusa, lasciando la possibilità di aborto aperta solo in caso di incesto, stupro o pericoli concreti per la vita di mamma e bambino. Sono tutti casi limite, anche molto rari. In questo modo si costringono di fatto le donne a recarsi all'estero per abortire o, peggio, a mettersi nelle mani di chi opera in clandestinità, con notevoli rischi. Le proteste si stanno susseguendo in diverse città e stanno coinvolgendo la popolazione nella sua totalità, uomini compresi. Proprio durante un corteo una cantante è stata ripresa mentre intona con la fisarmonica la versione polacca di "Bella Ciao". Sullo sfondo le sirene della polizia e voci concitate di gente in rivolta. Il brano è stato eletto a inno della protesta di questo Paese che reclama a gran voce il diritto delle donne a decidere sulla propria gravidanza.
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